Il presidente dell’Inps Tito Boeri, durante una conferenza stampa per la firma della convenzione con le parti sociali per la raccolta di dati sulla rappresentanza sindacale, ha dichiarato che nei primi 20 giorni di febbraio sono 76 mila le richieste arrivate dalle imprese che hanno fatto richiesta di usufruire della decontribuzione prevista dalla legge di Stabilità per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Positivi i primi dati dopo l’introduzione degli sgravi fiscali ,previsti dalla legge di stabilità, per chi assume a tempo indeterminato. Ma per il momento c’è solo il numero delle imprese che hanno fatto richiesta, quindi le assunzioni potrebbero essere molte di più, infatti per il momento si parla solo del numero delle imprese che hanno fatto richiesta, non del numero effettivo di posti disponibili.
L’agevolazione si traduce in una riduzione di contributi fino a un massimo di 8mila euro l’anno. Delle 76mila aziende, oltre 16mila sono in Lombardia, e circa 10mila in Lazio.I dati fanno ben sperare. Le aziende infatti starebbero finalmente ricominciando ad assumere. Nel settore agricolo, in particolare, sono già stati esauriti i fondi messi a disposizione. Si tratta di 2 milioni di euro per il 2015, che diventeranno 15 milioni, per ciascuno degli anni 2016 e 2017. È d’obbligo, precisare che una parte di queste assunzioni potrebbe essere semplicemente il risultato della stabilizzazione di contratti a tempo determinato o parasubordinato.Solo il tempo potrà dire quanto la riforma abbia effettivamente portato ai risultati sperati.Le assunzioni potrebbero essere molte di più” aggiunge, precisando che i dati completi arriveranno a fine maggio. I dati fanno ben sperare. Le aziende infatti starebbero finalmente ricominciando ad assumere. Nel settore agricolo, in particolare, sono già stati esauriti i fondi messi a disposizione. Si tratta di 2 milioni di euro per il 2015, che diventeranno 15 milioni, per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
Solo il tempo potrà dire quanto la riforma abbia effettivamente portato ai risultati sperati.
Alfredo Magnifico
