Le stime sul mercato del lavoro dell’associazione Adapt fa un’ analisi dei dati ISTAT, arrivando alla conclusione che l’Italia entro il 2040 dovrà affrontare una sfida demografica significativa, a causa di una riduzione di 3,1 milioni di lavoratori, questa decimazione della forza lavoro solleva preoccupazioni per la sostenibilità del sistema welfare pubblico e pensioni, considerando l’aumento della popolazione over 80.
Si delinea nei prossimi 15 anni, una crisi del sistema previdenziale, che metterà a rischio la tutela sociale e pensionistica dei lavoratori che oggi si affacciano alla mezza età.
L’indagine mette in evidenza come la popolazione stia invecchiando ed entro il 2040, si prevede che le persone sopra gli 80 anni aumenteranno significativamente, mettendo sotto pressione il sistema pensionistico e i servizi di assistenza sanitaria.
Il numero degli over 80 è destinato a crescere di quasi il 20% nei prossimi dieci anni, raddoppiando la quota nei prossimi venti.
Il tasso di occupazione resta costante, facendo stimare per il 2030 un numero di occupati in calo del 3,2%, mentre nel 2040 questa flessione è stimata del 14%, per superare quota 20% nel 2050.
Vuol dire che tra quindici anni ci saranno più di 3 milioni di lavoratori in meno e quasi 5milioni nel 2050, con un “ammanco” nelle casse della previdenza pubblica tale da non poter sostenere una popolazione italiana costituita sempre più da persone anziane.
La diminuzione della forza lavoro attiva comporterà una:
· riduzione dei contributi pensionistici: meno lavoratori significa meno contributi versati, compromettendo la sostenibilità delle pensioni.
· aumento della spesa pubblica: con più anziani da sostenere, con la spesa pubblica per la sanità e il welfare che aumenterà drasticamente.
Per affrontare questa crisi demografica, sono necessarie politiche mirate con:
· incentivi alla natalità promuovendo politiche che incoraggiano le famiglie a fare più figli;
· stimolo all’immigrazione di lavoratori giovani per compensare il calo della forza lavoro;
· riforme del lavoro e delle pensioni orientando le politiche previdenziali e del lavoro allo scopo di aumentare la partecipazione lavorativa, soprattutto tra giovani e donne.
La sfida demografica che l’Italia si appresta a fronteggiare richiede un approccio integrato e lungimirante.
Senza interventi tempestivi, non sembra che l’attuale governo stia facendo qualcosa in merito, il sistema di welfare e quello pensionistico (in Italia previdenza e assistenza sono ancora legate a doppio nodo) rischia di non essere più sostenibile, mettendo in difficoltà le future generazioni, che altro non sono se non i nostri figli.
Alfredo Magnifico