Il ministro dell’Economia ha anticipato tagli a destra e a manca, anche Babbo Natale se la passa male tanto da dover limitare il numero delle renne, così che quest’anno, il governo ha previsto l’erogazione di un bonus natalizio di cento euro netti, destinato esclusivamente ai lavoratori dipendenti che rientrano in determinate condizioni economiche e familiari.
Il Benefit sarà limitato e circoscritto solo a chi ha figli, con reddito familiare non superiore a 28mila euro, una misura simbolica molto simile alla calza della befana, acquistata al hard discount la sera del 5 gennaio.
Per avere diritto al bonus, i lavoratori devono rientrare tre requisiti:
1. il reddito complessivo relativo al 2024 non deve superare i 28.000 euro.
2. deve avere un coniuge e un figlio fiscalmente a carico, può essere parte di un nucleo familiare mono genitoriale.
3. le imposte da pagare sui redditi da lavoro dipendente devono essere superiori alle detrazioni fiscali applicabili al lavoratore.
Tali requisiti mi sembrano decisamente stringenti per aver diritto all’erogazione di un importo molto modesto.
L’importo del bonus sarà riproporzionato sulla base dei giorni di lavoro effettivamente svolti nel corso del 2024.
Dulcis in fundo; l’indennità non viene erogata in automatico dai datori di lavoro ma deve essere richiesta dai dipendenti attraverso l’invio di un’apposita autocertificazione in cui si attesta il possesso dei requisiti familiari e fiscali necessari per la percezione del bonus.
Verificati i requisiti e fatta la richiesta, il datore di lavoro provvederà a erogare il bonus con la tredicesima mensilità e potrà compensare con il fisco quanto versato ai dipendenti.
Il “Bonus di Natale” strombazzato come misura transitoria in vista di un intervento che dovrebbe alleggerire, in maniera strutturale, la pressione fiscale sui redditi da lavoro straordinario e sulla tredicesima mensilità.
L’intervento sarà limitato e circoscritto ai soli veri lavoratori poveri e proletari (che hanno generato prole).
Si tratta della classica mancetta molto simile al regalo della cravatta o della calzetta, simbolicamente aiuterà tutti quei dipendenti costretti a lavorare per pochi euro l’ora. Meglio di niente, così, tutti ci siamo accorti che sono tempi di vacche magre.
Alfredo Magnifico