Secondo uno studio condotto da Workforce View 2019, il 57,8% dei lavoratori italiani preferirebbe una settimana lavorativa di quattro giorni pur di mantenere lo stesso stipendio e il 43,8% di italiani sarebbe favorevole a lavorare dieci ore al giorno anziché otto, mentre il 14% è disposto a rinunciare a parte dello stipendio pur di mantenere le otto ore lavorative su quattro giorni.
Negli ultimi anni la settimana lavorativa di quattro giorni è diventata un argomento di primo piano, con ricerche e numeri che affermano che potrebbe; rivoluzionare la produttività, migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti e ridurre i livelli di stress.
Percentuali simili anche in Regno Unito (61%), Paesi Bassi (61%) e Francia (60%) mentre solo il 38% dei lavoratori polacchi è tentato dall’idea.
In Italia, gli intervistati si sono espressi in modo piuttosto chiaro, anche se, forse, ci si sarebbe potuti aspettare un più largo consenso, la prevalenza per il sì alla settimana lavorativa di 4 giorni è per il 57,8% degli italiani, mentre il 43,8% di questi preferirebbe lavorare più ore al giorno,10 ore anziché le canoniche 8 ore, pur di mantenere il medesimo salario, mentre il 14% è disposto a rinunciare a parte dello stipendio pur di mantenere le 8 ore lavorative su 4 giorni.
Una buona fetta di italiani invece, il 42,2%, non vorrebbe una settimana di 4 giorni, ma preferisce lasciare le cose come stanno.
La settimana di quattro giorni è più popolare tra coloro che sono nella fase centrale della propria carriera, con oltre la metà di quelli di età compresa tra i 25 e 34 anni (62,4%) che la sceglierebbero, mentre i millenials (fascia 16-24) la percentuale è del 57,7%, nella fascia 35-44 al 59,2%, risultato simile in quella 45-54 (59,4%), mentre tra gli over 55 la percentuale si abbassa al 43,4%.
La soluzione ideale per risolvere le criticità derivanti dal troppo stress o dalla necessità di coniugare lavoro e vita privata, potrebbe essere una settimana lavorativa più breve.
Gli studi hanno dimostrato che, in molti casi, i dipendenti producono altrettanto e contemporaneamente godono di un migliore equilibrio tra vita e lavoro (worklife balance) grazie a questa novità, che diventa quindi vantaggiosa sia per i lavoratori, sia per le aziende.
Una settimana di quattro giorni può fare molto per creare un ambiente di lavoro migliore, in cui tutti possano raggiungere il loro pieno potenziale sia a livello professionale, sia personale.
La settimana ridotta consentirebbe ai dipendenti di godere di una vita domestica appagante che, in definitiva, sarebbe una vittoria per il benessere e l’impegno dei lavoratori, fattori importanti per il successo delle moderne imprese.
Alfredo Magnifico