La ricerca del Global Talent Barometer di ManpowerGroup, che analizza l’ambito professionale nelle aree del benessere, soddisfazione e fiducia, fornisce una visione olistica della percezione di lavoratori e lavoratrici rispetto al mondo del lavoro in cui sono inseriti.
Il 53% delle persone afferma di sentirsi stressato dal lavoro, tanto che più di uno su tre (36%) ha in programma di abbandonarlo entro i prossimi sei mesi.
Il 60% dei lavoratori e delle lavoratrici registra un livello di benessere complessivamente positivo nel proprio ambiente di lavoro (rispetto a un indice Benessere globale del 64%), il 58% si ritiene soddisfatto a livello lavorativo (Indice Soddisfazione lavorativa globale 63%) e il 70% ha fiducia nelle proprie competenze e nel proprio posto di lavoro (Indice Fiducia globale 74%).
Relativamente al benessere la maggioranza delle persone (75%) ritiene che il proprio lavoro abbia significato e scopo, si sente allineata (68%) coi valori e la visione della propria azienda e ritiene di essere supportata (61%) per quanto riguarda l’equilibrio vita-lavoro il 53% delle/degli intervistati afferma di sentirsi, quotidianamente, stressato sul lavoro.
Il 57% degli italiani e delle italiane confida che i propri interessi nello sviluppo della carriera siano tutelati dai manager aziendali.
Più di un lavoratore-lavoratrice su tre (36%) intende cambiare impiego nel prossimo semestre e il 48% è convinto/a di poter trovare un lavoro in linea con le proprie esigenze nell’arco di sei mesi, circa un italiano su quattro (27%) non si sente sicuro/a del proprio posto di lavoro e teme che entro sei mesi sarà costretto/a a lasciarlo.
L’85% delle/di intervistate/i ritiene di avere le capacità e l’esperienza richieste dalla posizione e il 74% di avere le tecnologie e gli strumenti necessari, tuttavia, quando si tratta di sviluppo di carriera si rileva una differenza tra potenzialità e opportunità: il 68% dei talenti sostiene di avere in azienda l’opportunità di migliorare le proprie skills per avanzare la posizione lavorativa, solo il 53% ritiene di avere effettivamente la possibilità di ottenere una promozione.
La percentuale di persone che dichiarano di temere di dover lasciare il posto di lavoro è più alto nel Sud e Isole (30%) e nel Centro (29%) rispetto a Nordovest (24%) e Nordest (22%), mentre al Centro Italia c’è un’alta percezione di poter migliorare le proprie competenze (77%) e la propria carriera (61%), mentre la percezione di miglioramento più bassa si registra nel Nordest sia per le competenze (63%) sia per la carriera (46%).
La generazione Z si dichiara la più stressata (57%) e di gran lunga la più incline a cambiare impiego, per propria scelta, nei prossimi mesi (49%), sono quelli che hanno più difficoltà a trovare significato e scopo nel proprio lavoro (63%), la generazione dei Millennial invece (28-43 anni) è quella che intravede più possibilità di carriera (60%).
La percentuale più alta di persone stressate si registra nei beni di consumo e servizi (61%), nella sanità e life sciences (59%), mentre la più bassa è nei trasporti, logistica e automotive con il 38%, gli addetti/e di quest’ultimo settore sono i meno intenzionati a cambiare lavoro a breve (15%), mentre nei beni di consumo e servizi intende farlo uno su due (50%).
Alfredo Magnifico