(Adnkronos) – Rivoluzione digitale e analisi dati per ottimizzare il processo documentale aziendale e assicurare l'adeguamento alle norme vigenti. Una certezza per Fabrizio Callery, ceo di Gft Italia, uno dei protagonisti in Italia della digitalizzazione delle aziende del nostro paese. "Le rigide normative di conformità – spiega – i processi aziendali consolidati e i metodi di lavoro conservativi stanno rallentando l’adozione completa del mondo digitale. Riconosciamo le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, che diventano sempre più rilevanti con il progresso tecnologico. Per questo stiamo lavorando attivamente per sviluppare soluzioni basate su IA open-source che garantiscano trasparenza e controllo sui dati. La nostra priorità è proteggere le informazioni dei nostri clienti, rispettando al contempo le normative vigenti". "Recentemente – ricorda – è stato infatti approvato l’IA act, il regolamento europeo che definisce dei livelli di rischio delle applicazioni di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di comprendere quali azioni possono essere introdotte per mitigare i rischi correlati a un erroneo utilizzo dell’IA. Le aziende devono quindi analizzare a fondo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno delle proprie strategie, per comprenderne i possibili ambiti di applicazione, gli effetti che può comportare e quali sono i rischi connessi". "Nonostante queste difficoltà – avverte – le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale offrono nuove opportunità e possono alleggerire il carico di lavoro dei dipendenti. L’IA non solo crea nuovi modelli di business, ma può anche ottimizzare i processi, risparmiare tempo e ridurre i costi. Ad esempio, l’analisi predittiva utilizza dati attuali e storici per prevedere eventi futuri e reagire tempestivamente ai cambiamenti nel contesto finanziario. Questo approccio può essere applicato alla prevenzione delle frodi, alla lotta agli abusi di mercato, al credit scoring e alla previsione del turnover dei clienti. Un esempio concreto di utilizzo dell’IA è il monitoraggio delle transazioni finanziarie. L’automazione tramite l’apprendimento automatico (Machine Learning, ML) consente di riconoscere anomalie nelle transazioni in modo più rapido, accurato ed economico rispetto al passato. L’IA valuta le transazioni prima che gli operatori umani possano esprimere il loro giudizio, aumentando la sicurezza e risparmiando tempo". "L’IA – spiega – non è più un lusso, ma una necessità per rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione. Le aziende italiane di tutti i settori – ancorché alcuni settori più di altri – stanno cavalcando l’innovazione digitale e sono fortemente interessate a quello che l’intelligenza artificiale può fare per i loro processi. Riconosciamo le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, che sono di massima importanza nel settore finanziario. Per questo stiamo lavorando attivamente per sviluppare soluzioni basate su IA open-source che garantiscano trasparenza e controllo sui dati. La nostra priorità è proteggere le informazioni dei nostri clienti, rispettando al contempo le normative vigenti". "Stiamo investendo – chiarisce – in ricerca e sviluppo per esplorare applicazioni innovative di IA che possano portare benefici tangibili. L'IA può giocare un ruolo vitale in qualsiasi settore offra l'opportunità di automatizzare i processi aziendali. Può gestire, assorbire ed elaborare automaticamente grandi volumi di dati non strutturati all'interno delle aziende, aumentando l'efficienza e consentendo così ai dipendenti di concentrarsi su mansioni di maggior valore. Il nostro approccio consiste nell’applicare nuove tecnologie con coscienza: prima di proporre tali tecnologie sul mercato, vengono sperimentate internamente per verificarne l’applicabilità e valutarne gli impatti e i benefici per i clienti o gli utenti. Questo approccio vale sia per l’intelligenza artificiale che per altre tecnologie". "I dati – afferma Fabrizio Callery, ceo di Gft Italia – sono fondamentali per l’utilizzo dell’IA e la comprensione del loro ciclo di vita – dalla loro origine alla fruizione – permette un utilizzo efficace dell’IA, controllandone e misurandone gli impatti. Un nostro recente progetto è Marketplace AI.DA che mette insieme i concetti di intelligenza artificiale e dati. AI.DA funziona come un vero e proprio marketplace, all’interno del quale vengono catalogate, da parte di ogni country, delle use case di successo. L’obiettivo è quello di offrire ai clienti che vi accedono una sorta di catalogo dei servizi offerti da Gft in tema intelligenza artificiale e dati. Dalla valutazione e strategia, all'implementazione e all’operatività: Gft guida l'intero percorso verso l’IA, proponendo soluzioni dalla prototipazione alle architetture di riferimento e alle soluzioni dei partner, fino al monitoraggio e alla riqualificazione professionale. AI.DA si configura di fatto come una moderna piattaforma dati, in grado di offrire le fondamenta per una molteplicità di soluzioni aziendali, permettendo di adottare un approccio end-to-end e garantendo così risultati controllabili e affidabili da parte delle aziende clienti". "Uno degli ambiti di applicazione della soluzione smart compliance tool – spiega – è la valutazione della conformità alla normativa Dora e agli standard della propria organizzazione per i contratti firmati dai clienti e dai fornitori. La normativa Dora rientra all’interno delle misure atte ad abilitare e sostenere il potenziale della finanza digitale, mitigando i rischi operativi che derivano dal costante aumento dell’utilizzo di tecnologie digitali basate sulla DLT e delle minacce cyber. I vantaggi di smart compliance tool sono numerosi e consistono nell’essere multilingue e scalabile; funziona con query mirate che consentono di risparmiare tempo e risorse e fornisce un punteggio complessivo, dando ragione delle verifiche e delle revisioni effettuate sui contratti". "Smart compliance – fa notare Fabrizio Callery, ceo di Gft Italia – permette di effettuare analisi preliminari dei documenti in pochi minuti, senza la necessità di una lettura dettagliata. Si riducono i rischi legati alla non conformità e agli eventuali danni o sanzioni correlate, mediante l'utilizzo di sistemi di controllo automatici avanzati, supportati da un database normativo costantemente aggiornato". "L’applicazione – ammette – è al momento in fase di sperimentazione e sarà implementata con ulteriori funzionalità. Un altro esempio di applicazione virtuosa dell’IA è il virtual assistant. Si tratta di uno strumento che semplifica l’accesso alle informazioni, ad esempio durante il training di nuove persone o nel ticketing. Questi strumenti consentono agli utenti di accedere autonomamente alle informazioni, riducendo l’effort e velocizzando l’ottenimento delle risposte. Può anche essere applicato alla lettura dei documenti permettendo un’analisi simultanea delle informazioni in esso, grazie all’IA, per ottenere una comprensione più profonda e rapida degli argomenti inclusi". —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ia, Callery (Gft Italia): “La rivoluzione digitale ottimizza il processo documentale aziendale”
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