Apprenziamo, dai giornali, la richiesta di costituzione di un “Fondo di Garanzia” presso la società ATM spa, formulata dalla Filt- Cgil, al fine di garantire il regolare pagamento dello tipendio. A parte l’approssimazione ( i fondi garanzia sono altra cosa), siamo perfettamente d’accordo di dover garantire il regolare pagamento dello stipendio, sono anni che indichiamo all’azienda, sempre sola in questo triste primato ( prima Larivera, ora ATM) quali sono gli erroei in cui inocrre per il ritardo dei pagamenti degli stipendi, cioè l’insufficiente liquidità, in altre parole le attività a breve, che non compensano adeguatamente le corrispondenti passività. Se, finalmente, l’azienda riconoscesse di poter adempiere il suo dovere semplicemente adeguando il patrimonio, netto, destinando ad esso parte degli utili aziendali, come ha fatto la GTM Srl ( Trasporto urbano di Termoli), presso la quale non si verifica più il ritardo del pagamento dello stipendio, sarebbe risolto almeno uno dei tanti problemi che el scriventi OOSS contestano alla stessa. Sappiamo però, che le scelte introdotte nella GTM sono state dettate dal deterrente di una penale per ogni giorno di ritardo nel pagamento dello stipendio. In definitiva, si tratatd ia deguare le poste patrimoniali per renderle idonee alla necessità, perchè, a parte tutte le questioni irrisolte, c’è un altro elemento importante legato al pagamento dello stipendio, cioè i versamenti delle somme già trattenute ai dipendenti e non versati ai fondi di categoria previdenziali. E’ un aspetto grave della vicenda, perchè inammissibile che la società si finanzi con il futuro pensionistico dei dipendenti, vanificando al riforma del TFR. La soluzionequindi è ben a conoscenza degli amministratori, attendere i siìuggerimenti delle OOSS sarebbe un grave indizio di esperienza aziendale, che sappiamo non esserci, da questo punto di vista. Il problema restano le scelte aziendali fra le quali non ci risultano essere in prima fila quelle della soddisfazione del personale, tali e tanti sono i problemiu irrisolti. Da parte nostra siamo sempre fiduciosi di un cambiamento, altrimenti non saremmo presenti, speriamo anche l’ATM “folgorata sulla via di Damasco” decida dia deguarsi alle altre aziende per ovviare almeno al ritardo del pagamento delle retribuzioni e dei fondi pensione.
Faisa-Cisal
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I sindacati sulla vicenda ATM: inammissibile che la società si finanzi con il futuro pensionistico dei dipendenti
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