Dall’ indagine realizzata dell’Osservatorio “Giovani e Professioni” di Skuola.net emerge che tra i ragazzi prossimi al diploma, 1 su 4 sta considerando occupazioni con più manualità, meno teoria e parole: alle nuove generazioni tornano a piacere i mestieri manuali e un liceale su 4 li sceglierebbe dopo il diploma, sempre a patto che ci siano le giuste condizioni.
Diminuisce il numero dei giovani che scartano a priori questo avvenire, per motivi legati a stereotipi, ovvero perché sono mestieri poco adatti al proprio status sociale o alle aspettative familiari.
Perde di forza anche un altro grande preconcetto: quello che dà per scontato che un liceale intraprenda una professione più teorica, dopo essersi laureato. Ormai è così solo per uno studente su 5.
Quasi la metà degli uomini concentra le sue preferenze nel comparto della mobilità, automobilistica, ferroviaria, aeronautica, a seguire c’è l’industria digitale ed elettronica e il settore dei servizi alberghieri e della ristorazione.
La metà delle donne si divide tra il comparto del digitale e dell’elettronica, quello alimentare/chimico/farmaceutico e quello dei servizi alberghieri e della ristorazione.
Non è così strano questo ritorno ai mestieri pratici e tecnici, visto che rappresentano una risposta alle principali istanze di quanti si proiettano verso il mondo del lavoro, per i quali i tre aspetti più importanti di posizione lavorativa sono una buona retribuzione, un sufficiente bilanciamento tra vita privata e lavorativa, alti standard di sicurezza sul lavoro.
Alfredo Magnifico