Il CENSIS ha delineato un quadro sulla situazione occupazionale dei giovani ed è venuto fuori che I giovani italiani sono una risorsa ‘frustrata’ nel nostro Paese.
Tra gli occupati delle nuove generazioni prevalgono i diplomati e i laureati, in quattro casi su dieci si trovano a svolgere un lavoro per il quale è richiesto un titolo di istruzione più basso di quello posseduto. Tra i laureati di 30-34 anni il tasso di occupazione nel 2005 era del 79,5% per divenire del 73,7% nel 2015.
Il Censis questi risultati li ha portati al pubblico nel primo dei quattro incontri del tradizionale appuntamento di riflessione di giugno “Un mese di sociale”, dedicato quest’anno al tema “Ritrovare la via dello sviluppo secondo il modello italiano”. All’incontro hanno preso parte il Presidente del Censis Giuseppe De Rita e il Segretario Generale Giorgio De Rita, Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda e Direttore della Fondazione Pirelli, e Federico Fubini del Corriere della Sera.
In Italia operano circa 192.000 titolari di impresa con meno di 30 anni di età (-14,8% rispetto al 2010), ma di questi solo poco meno del 5% lavora nei settori più avanzati della manifattura e dei servizi, il 35,3% nel commercio al dettaglio e all’ingrosso (+7,6% rispetto al 2010) e il 10,3% nelle produzioni e nelle coltivazioni agroalimentari. La dinamica di contrazione dei giovani imprenditori è anche confermata dalla flessione del numero di nuove partite Iva (di cui circa il 46% è riconducibile a giovani fino a 35 anni): complessivamente, -10,7% nel 2015 rispetto al 2014 e -2,7% nel marzo 2016 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente
Alfredo Magnifico
Giovani frustrati, 4 su 10 occupati al di sotto competenze
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