Sembra il gioco delle parti. Il “contributo di solidarieta’ “ che dovrebbe essere attinto dalle pensioni cosiddette “alte”, e’ una materia incandescente, capace di condizionare la vita stessa del governo Renzi , che si sta dimostrando più fragile del previsto. Da notare che prima si parlava di “pensioni d’oro”, ora, invece, di pensioni “alte”. C’è da chiarire se una pensione di duemila euro può essere considerata “alta”, ha dichiarato il Segretario Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e difesa (SCSD), Anna Paternostro.
Fra tasse di tutti i tipi, genere e specie, spese per la famiglia ed imprevisti vari e, con ogni probabilità, l’affitto, quei 2.000 euro, diventano una miseria. Vorremmo un Paese in cui il Governo di turno, si adoperasse per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, ed eliminare la povertà estrema ed il bisogno. C’è da chiedersi – ha continuato Paternostro – se in Italia è così. Ricordiamo il Renzi che appena qualche settimana fa, paventava un intervento, addirittura, sulle pensioni di reversibilità, ora sembra “frenare”, ma le voci sulle “forbici” renziane, in materia pensionistica, continuano, dal momento che il Ministro del lavoro, Poletti, ha ribadito di essere favorevole a mettere la mani i tasca ai titolari di pensioni “alte” (??!!??) ed a questo – ha rimarcato Paternostro – vanno aggiunte le dichiarazioni del sottosegretario Beretta, che sostanzialmente, ha confermato l’ipotesi del “contributo di solidarietà, per i pensionati con un assegno superiore ai 2.000 euro mensili. Renzi rassicura? Il governo non conosce progetti segreti? Ci vengono alla mente i frequenti renziani………. “STAI SERENO”. Il Sindacato Comparto Sicurezza e difesa (SCSD) – ha concluso Paternostro – tanto per “ stare sereno”, ha allertato il proprio ufficio legale, proprio per essere pronto ad organizzare un ricorso contro un eventuale “contributo di solidarietà “, (ovvero, in pratica, una iniqua e vergognosa tassa a carico di una categoria di cittadini, quali sono i pensionati), per la dichiarazione di INCOSTITUZIONALITA’ del provvedimento.