La legge di stabilità 2016 ha introdotto in via sperimentale, per gli anni 2016, 2017 e 2018, un Fondo sperimentale per il contrasto della povertà educativa minorile sostenuto da versamenti effettuati dalle fondazioni di origine bancaria, destinato al sostegno di interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Con protocollo d’intesa stipulato tra le fondazioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono definite le modalità d’intervento per il contrasto alla povertà minorile, le caratteristiche dei progetti da finanziare e il monitoraggio degli stessi, volti ad assicurare la trasparenza ed il migliore utilizzo delle risorse, nonché l’efficacia degli interventi da finanziare. Le fondazioni possono fruire, per i suddetti anni, di un credito d’imposta pari al 75% delle somme versate al Fondo. Con la risoluzione n. 102/E dell’Agenzia delle Entrate di oggi, viene istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta in argomento.
Come utilizzare il credito d’imposta – Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del Dlgs n. 241/1997, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici Entratel e Fisconline dell’Agenzia delle Entrate, successivamente alla trasmissione, da parte dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.a.) all’Agenzia, dei dati relativi ai versamenti effettuati in favore del Fondo. Le fondazioni finanziatrici del Fondo possono cedere il credito a intermediari bancari, finanziari e assicurativi, nel rispetto delle disposizioni previste dal codice civile e a condizione che sia avvenuto il riconoscimento dello stesso da parte dell’Agenzia.
Come compilare il modello F24 – Il nuovo codice tributo è il “6872” (Credito d’imposta relativo ai versamenti effettuati in favore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – art. 1, comma 394, della legge 28 dicembre 2015, n. 208) e deve essere indicato nella sezione “Erario” del modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Nel campo “anno di riferimento” va indicato l’anno di riconoscimento del credito, nel formato “AAAA”.
Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile Disponibile il codice tributo per utilizzare il credito d’imposta
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