Dalle statistiche del Dipartimento delle Finanze sulle dichiarazioni fiscali 2015 relative al 2014, emerge che il 49% degli imprenditori dichiara un reddito d’impresa inferiore a 15.000 euro e solo lo 0,6% un reddito sopra i 150.000. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Economia, il reddito medio delle persone fisiche (Irpef) è cresciuto del 2,2% a circa 25.900 euro, mentre quello delle società di persone è cresciuto del 4,1% a circa 37 mila euro e quello delle società di capitali (SpA e Srl) a 26.700 euro, il reddito medio dichiarato da 3,6 milioni di contribuenti soggetti agli studi di settore (- 0,8% sul 2013) è aumentato del 3,1% rispetto all’anno prima. Il reddito dei dipendenti varia a seconda se il lavoratore è impiegato nel pubblico o nel privato e se lavora in una piccola impresa o in una grande azienda (in quest’ultimo caso dichiara un’imponibile maggiore e più vicino alla media). Il 50% dei lavoratori autonomi dichiara redditi inferiori a 25.820 euro e solo il 4,1% sopra i 185.920 euro. Tornando agli studi di settore questi nel 2014 sono stati oggetto di alcune modifiche a causa della crisi economica, con una diminuzione del Pil in termini reali dello 0,3%.Le società di capitali, pur dichiarando la metà del totale dei ricavi assoggettati agli studi di settore, registrano solo il 16% del totali dei redditi. In relazione all’attività esercitata, si registra il reddito medio dichiarato più elevato nel settore delle attività professionali (41.600 euro, anche se in flessione dell’1,2% rispetto al 2013), seguito dal settore delle attività manifatturiere (32.400 euro, con un aumento dell’11,7% sul 2013) e dal settore dei servizi (24.400 euro, in crescita del 3,9%), mentre il reddito medio dichiarato più basso risulta nel commercio (19.100 euro, comunque in aumento del 9%). Le persone fisiche pur dichiarando il 27% dei ricavi o dei compensi totali, registrano il 61% dei redditi totali. Rispetto alla natura giuridica del datore di lavoro, il 52% dei lavoratori dipendenti presta servizio presso società per azioni, società a responsabilità limitata e società cooperative, seguiti da coloro che sono occupati presso enti pubblici (16%), ditte individuali (9%), enti e istituti di previdenza e assistenza sociale (8%) e società di persone (7%).Per le dichiarazioni Iva, 5,3 milioni i contribuenti l’hanno presentata per l’anno d’imposta 2014, in calo dello 0,9% sull’anno precedente, come conseguenza della mancata presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti in “regime fiscale di vantaggio”, pari nell’anno a 567.000 (+18,3%).
Alfredo Magnifico
Fisco, il 50% degli imprenditori dichiara meno 15000 euro
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