Questa domanda è divenuta, per alcuni di noi impegnati nel settore, continua e pressante negli ultimi giorni, più precisamente: da quando abbiamo appreso dell’intervento della Polizia Stradale che ha posto sotto sequestro un mezzo della autolinea Campobasso-Napoli rilevando una incongruenza tra proprietà del mezzo e Azienda fornitrice di lavoro dell’autista; da quando abbiamo saputo della elevazione di un verbale, sempre da parte della Polstrada, per la mancanza della copertura assicurativa su un mezzo adibito al trasporto pubblico. Bus di una Impresa che esercisce alcune autolinee regionali e su cui mezzi prendono posto studenti, lavoratori e pensionati che avrebbero necessità di maggiori e più ampie garanzie su detti mezzi;
-da quando abbiamo appreso che il mandato di pagamento a beneficio delle Imprese del Trasporto Pubblico urbano ed extraurbano languisce, fermo ed inservibile, su una non identificata scrivania della Regione, sebbene il sigillo posto su di esso principierebbe l’iter del pagamento degli stipendi dei lavoratori di ATM i cui dipendenti sono comprensibilmente sull’orlo di una crisi nervosa;
-da quando abbiamo appreso che il TAR ha rinviato a luglio 2015 la sentenza sul ricorso per la revoca della concessione per il Gestore unico del Trasporto extraurbano su gomma. Il pronunciamento avrebbe avuto il merito di risolvere, in ogni caso, una vicenda che si trascina da troppo tempo, assegnando definitivamente la gestione dell’intera rete extraurbana all’Azienda ricorrente o perfezionando la determinazione della Regione ad indire un nuovo Bando di Gara, consentendo in tal modo di avere l’unico gestore entro la fine del prossimo anno, con evidenti vantaggi per l’utenza, i dipendenti e le Casse regionali;
-da quando abbiamo dovuto assistere perplessi, a strategie imprenditoriali di “dimagrimento” aziendale, nel momento in cui convenienze economiche e le indicazioni delle Isituzioni italiane ed europee suggeriscono l’aggregazione delle Imprese di qualunque ambito, per la maggiore disponibilità di liquidità da destinare agli investimenti e per la maggiore capacità di competere sul Mercato europeo.
L’Amministrazione Regionale, nella persona delegata, il cordiale e pragmatico Pierpaolo Nagni, ha un lavoro notevole da svolgere. Ha tutta la nostra comprensione ed è lontana da noi ogni intenzione di disturbare il manovratore. Ma l’urgenza che caratterizza tutte le questioni poste e gli episodi citati presuppongono un impegno gravoso, continuo ed indifferibile. Il risultato, preventivabile ma non scontato, stroncherebbe l’incertezza che grava anche sull’entità delle risorse stanziate dal Governo centrale destinate alle Regioni a tale scopo; garantirebbe una adeguata efficienza della rete a totale beneficio dell’utenza e dei contribuenti. Insomma quelle categorie sociali che noi da sempre, in quanto Organizzazione sindacale confederale, abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare e di tutelare..
Noi, credendo di interpretare anche gli intendimenti delle altre Organizzazioni sindacali confederali, disponibili come sempre ad un confronto anche continuo con i Soggetti Istituzionali e Sociali, siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità che il nostro ruolo sociale ci assegna, con la finalità rappresentata dalla rimozione del rischio di ulteriori tagli ai Servizi Locali, volendo intervenire sulla efficienza dei Servizi e non come il modus operandi degli ultimi Governi, che hanno invece preferito i tagli lineari.
Giorgio Simonetti
Segretario Regionale Filt-CGIL Molise