Famiglie italiane guadagnano 500 euro in meno alla media Ue

Una indagine Adoc mette a fuoco il costo della vita rilevando che in Italia i redditi delle famiglie sono più bassi del 20% rispetto alla media Ue a 15, oltre 500 euro di differenza e le spese quotidiane hanno un impatto del 64% sul reddito, il 7% in più, che in un mese raggiungono la cifra media di 1.789 euro.
A fare la differenza è l’alta pressione fiscale e il maggiore impatto sul reddito. A pesare sono i costi per le utenze casalinghe (+18,7% rispetto alla media) e il trasporto privato, un pieno di benzina costa l’11,5% in più della media Ue-15 con il risultato che una famiglia dispone, in media, di 2.806 euro mensili, contro i 3.371 euro della media europea.
L’analisi delinea un quadro delle spese essenziali e comuni di una famiglia italiana (composta da genitori, entrambi lavoratori dipendenti, con un figlio a carico, residenti in un appartamento di 80 metri quadri) confrontandole con quelle sostenute da pari famiglie europee.Oltre alle cifre inferiori di ben il 20% alla media europea va aggiunto che la pressione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, pari al 43,7%, mentre la media europea si attesta al 40,9%.
In Germania il reddito di una famiglia si avvicina ai 4.000 euro mensili (con un incidenza delle spese sul reddito inferiore alla metà del reddito), in Francia si superano i 3.200 euro (incidenza 59%), in Gran Bretagna si arriva a quasi 3.500 euro (incidenza 61%).
L’indagine mette in evidenza inoltre che si spende meno per mangiare ma il ‘peso’ sul reddito è maggiore. La famiglia italiana spende circa 443euro mensili per la spesa alimentare, a cui vanno aggiunti circa 65 euro per un paio di cene fuori casa. Una spesa, a livello di costi, inferiore del 2,5% rispetto alla media europea, ma che impatta per il 18% sul reddito, contro il 16% della media Ue. Per quanto riguarda la spesa per i farmaci e le visite mediche private, l’Italia presenta una spesa in linea con la media Ue, pari a circa 36 euro. La famiglia Greca è quella che spende di più, 50 euro al mese, per un impatto sul reddito pari al 4%.
Alfredo Magnifico

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