Effetto del “Pentimento” nell’ambito del diritto penale, cosa accade quando il reo fa dietrofrontv

Il nostro Ordinamento, oltre a prestare attenzione alle condotte delittuose cd. “consumate”, si è concentrato su quegli episodi in cui il reo, per motivi di coscienza o di ripensamento, interrompa la propria condotta criminosa.
Per analizzare questa ipotesi, occorre distinguere le fasi in cui si sviscera la condotta criminosa, che sono: l’ideazione; la preparazione; l’esecuzione; la perfezione del reato e, infine, la consumazione.
E’ proprio in quest’ultima fase che si può inserire la condotta operosa del reo, che decida di non portare più a termine il reato.
A tenore dell’art. 56, co. 2 e 3, c. p., l’ipotesi di “dietrofront” è duplice: quella in cui il colpevole desista volontariamente dall’azione e quella in cui impedisca volontariamente l’evento. Le stesse vanno rispettivamente sotto il nome di “desistenza volontaria” e “recesso attivo” (o ravvedimento/pentimento operoso).
In entrambi i casi, da parte dell’Ordinamento, c’è un atteggiamento premiale, che si traduce in uno sconto di pena per il reo:
Nel primo caso il colpevole soggiace soltanto alla pena per gli atti compiuti, qualora questi costituiscano per sé un reato diverso;
nel secondo, invece, il colpevole soggiace alla pena stabilita per il delitto tentato, diminuita da un terzo alla metà.
Qualche problema applicativo lo ha dato il concorso di persone, dove il soggetto concorrente, per andare esente da pena, oltre a neutralizzare il contributo personalmente arrecato alla realizzazione del fatto collettivo, dovrebbe anche impedire la consumazione del reato da parte degli altri correi (se il soggetto riveste la posizione di “esecutore” nulla questio, ma se è un semplice compartecipe l’impedimento della consumazione potrebbe diventare un’ipotesi residuale, quasi remota).
A prescindere dai casi limite, la regola generale è la seguente: colui che decida di commettere un reato può sino all’ultimo desistere e avere un ripensamento. Questo atteggiamento, degno di nota, è sicuramente riconosciuto e premiato dal nostro Ordinamento penale con uno sconto importante di pena.

Avv. Silvio Tolesino

Commenti Facebook