La ricchezza degli italiani non recupera gli anni della crisi,la variazione 2008-2016 dell’andamento del reddito medio ci dice che i valori reali risultano inferiori al 2008 in 91 capoluoghi su 108.
Il valore medio che emerge dalla dichiarazione dei redditi è di 25.170 con uno scarto di 18 mila euro trascorso Milano 34mila euro e Barletta 18 mila. Regge bene il nord est con Trieste e Belluno a più 2%,mentre una famiglia media paga 1672 euro annue tra casa,auto,addizionale in tasse locali con 1000 euro in più in Campania rispetto alla Valle d’Aosta.
Nei capoluoghi di provincia gli importi dichiarati al fisco sono -2% più bassi di quelli del 2009, poche sono le province che vedono redditi incrementati; Trieste+2,15%,Belluno +2,06,Torino +1,24 e Verona +1,17 con l’Aquila a +5,64,a rimetterci sono 91 capoluoghi con Isernia con un sonoro -9,39,Crotone -7,97,Agrigento 7,09 Roma -4,09 e Milano-1,37 che,nonostante tutto risulta al top con i 34 mila euro.
Al sud risultano contribuenti il 65,4% con punte negative a Napoli 49,5% Catania con il 51,5% e Crotone con il 51,9% dietro questi numeri c’è una altissima disoccupazione giovanile e femminile. La vera sfida per il Sud,al di là della chimera del reddito di cittadinanza sarà quella di creare occasioni dì lavoro anche sotto forma di autoimprenditorialita’ .
Comunque la diminuzione di contribuenti tocca sia il sud che il nord e se isernia piange Biella e Vercelli non ridono per la scomparsa di contribuenti.
Alfredo Magnifico