Sono circa 9 milioni e 300 mila le persone in difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà della loro posizione lavorativa, si tratta del 66,3% in più rispetto al 2007, anno che ha preceduto la crisi. Cresce nel 2015 l’area del disagio (+0,7%),i dati relativi al primo semestre del 2015 mostrano un calo di 117 mila unità (-1,2%) rispetto al 2014, si tratta di dati particolarmente interessanti perché si riferiscono ai primi sei mesi di attuazione dell’esonero contributivo triennale per i nuovi assunti a tempo indeterminato deciso nei provvedimenti del governo. La riduzione si registra sia nell’area del disagio vero e proprio (disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati) sia per la categoria in sofferenza occupazionale (tempi determinati, collaboratori e part time involontari).
L’area della sofferenza occupazionale diminuisce rispetto al primo semestre 2014 di 148 mila unità (-2,9%), per effetto del calo di disoccupati e cassaintegrati, ma non di scoraggiati, pur rimanendo, con quasi 2,5 milioni di persone in più, ancora il doppio rispetto al primo semestre 2007. Cresce ancora, sia pure leggermente, l’area del disagio: +0,7% (+31 mila) rispetto al primo semestre 2014 e +40% (+ 1 milione 230 mila) rispetto al primo semestre 2007, per effetto dell’aumento delle posizioni a tempo determinato, dati che confermano i problemi enormi, di quantità e qualità del lavoro, che ancora affliggono il nostro Paese. Analizzando l’andamento della disoccupazione e dell’occupazione, risulta che gli occupati sono sempre più anziani, mentre tra gli under 34 il calo, sempre rispetto al 2007, è del 12%.
Alfredo Magnifico
Disoccupati e Precari, oltre 9 milioni di persone in difficoltà
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