“Alla prima campanella del nuovo anno scolastico in Molise ha fatto seguito un’altra campanella, questa volta d’allarme che nel Palazzo della Regione non è stata ascoltata: in dieci anni si sono persi 7 mila studenti, il 20% della popolazione scolastica.
È uno degli aspetti più preoccupanti della continua riduzione demografica che invece di suscitare programmi e progetti continua ad essere sottovalutata come se si trattasse di un “fenomeno naturale” e per alcuni una “sciagura ineluttabile”.
In queste condizioni diventa invece sempre più difficile garantire alle ragazze e ai ragazzi molisani parità di servizi e qualità di attività didattica al pari delle ragazze e dei ragazzi del resto d’Italia. Come risulta problematico, per carenza di strumenti, strutture, risorse umane e finanziarie, garantire condizioni di sicurezza dalla diffusione della pandemia e di tutela della salute per tutti i molisani.
L’ultimo treno sta per passare dalle stazioni ferroviarie molisane: è il Pnrr. O si sarà capaci di mettere in campo progetti efficaci e lungimiranti o si dovrà soccombere allo spopolamento dei territori e pensare di tornare alle pluriclassi, purtroppo questa volta non solo nelle scuole dell’obbligo”. Così il presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà Aldo di Giacomo.