“Chiediamo a tutti i molisani di vigilare sull’operazione “Trimestre tricolore”, l’iniziativa
voluta dal Governo, che registra in regione “prezzi bloccati” in 37 attività commerciali della
provincia di Isernia e in 22 di quella di Isernia”. Così Aldo Di Giacomo, presidente
Associazione Cultura e Solidarietà, che non nasconde lo scetticismo. Il rischio infatti –
aggiunge -è che l’iniziativa non sia efficace come sperato per altri problemi, come il caro-
benzina che pesa sul costo dei prodotti alla voce “trasporto” e che dall’estate continua a
vedere il Molise tra le regioni con i costi più alti d’Italia.
Gli sconti, con meno entusiasmo del governo – dice Di Giacomo – vanno considerati un
primo passo, ma non la soluzione al caro-vita che coinvolge migliaia di famiglie della
nostra regione in stato di povertà, come accertato dall’Istat e altre migliaia in stato di
disagio sociale. Purtroppo la corsa dei prezzi non si ferma e non è destinata a farlo a breve.
L’inflazione registrata dall’Istat al 5,3%, i prezzi del carrello della spesa all’8,3% e quelli dei
prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto +6,6%, indicano che il caro vita non molla
la presa sui consumatori.
Siamo profondamenti preoccupati perché a questi dati, ancora molto elevati, si
aggiungeranno gli alti costi dei prezzi energetici e dei carburanti alla pompa. Pertanto è
necessario fare a breve una verifica sul “Trimestre tricolore” e quanto meno estendere il
“pacchetto di prodotti a prezzo calmierato” e il numero di negozi aderenti. L’istituzione di
Osservatori territoriali sui prezzi è uno strumento utile. È necessario, inoltre, ridurre l’Iva e
azzerare le accise e gli oneri di sistema su energia e carburanti. Condividiamo la posizione
delle maggiori associazioni di consumatori: lasciare totale libertà e discrezione alle imprese
aderenti al trimestre anti-inflazione non salverà le tasche dei consumatori.