Via libera dell’Aula del Senato al Decreto Legge per la crescita nel Mezzogiorno. Il provvedimento, che contiene disposizioni urgenti per la crescita economica nelle Regioni del Sud, deve essere convertito entro il 19 agosto. Passa ora all’esame della Camera.
“Il testo contiene vari interventi a favore dell’Abruzzo e del Molise e cerca di dare risposte alle esigenze, alle criticità e ai bisogni dei territori, in modo particolare alle giovani generazioni che sono sempre più ai margini della nostra società, – afferma il Segretario della CISL AbruzzoMolise, Leo Malandra”.
La misura “Resto al Sud” prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro, in nove anni, dedicato ai nuovi giovani imprenditori under 35. Una prima sfida, quindi, è il sostegno alla natalità imprenditoriale, – spiega Malandra attraverso la creazione di nuove imprese con il finanziamento per il 35 per cento a fondo perduto e per il 65 per cento quale prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni, di cui i primi due di preammortamento. C’è un solo ostacolo da superare: il parere del Cipe.
“I giovani potranno accedere anche alla misura di 50 milioni di euro previsti per gli imprenditori agricoli under 40 e alla “Banca delle terre abbandonate o incolte”. Sono tutte occasioni che i nostri giovani che devono saper cogliere sia per rispondere all’aumento della disoccupazione e sia per contrastare lo spopolamento delle aree interne. Tra gli altri stanziamenti per le regioni meridionali, figurano 40 milioni, in un biennio, per le politiche attive del lavoro. “
Circa 200 milioni di euro sono destinati alle Zone economiche speciali (ZES). L’emendamento approvato stabilisce che ciascuna regione può presentare una proposta di istituzione di una Zes nel proprio territorio, o al massimo due se sono presenti più aree portuali adeguate. In queste aree le imprese che investono potranno beneficiare di procedure semplificate, amministrative e di accesso alle infrastrutture, da affidare a un unico soggetto gestore. Con agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario del credito d’imposta al Sud saranno resi disponibili per investimenti fino a 50 milioni. Le imprese dovranno però mantenere l’investimento produttivo per almeno 7anni.
“Una capacità progettuale, favorita da un dialogo continuo tra le amministrazioni, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, potrà migliorare e garantire la realizzazione delle varie misure destinate allo sviluppo delle nostre regioni. C’è bisogno di velocizzare per raccogliere i frutti in termini economici ed occupazionali, – sprona il segretario della CISL. È urgente riunire le cabine di regia, già istituite nelle due regioni, per favorire un coordinamento tra le varie azioni: Patto per lo Sviluppo, MasterPlan, Aree di Crisi Complesse, interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici e i relativi strumenti di agevolazione, che devono al più presto completare le procedure attuative dando così impulso alla cantierabilità dei progetti, – ha concluso Leo Malandra”.