Più di un italiano su due (52 per cento) acquista prodotti contraffatti, con una netta preferenza per i capi di abbigliamento e gli accessori taroccati delle grandi firme della moda (29 per cento). E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio on line del sito www.coldiretti.it, in occasione del bilancio fatto dalla Guardia di Finanza sui sequestri nel 2013, che hanno consentito di togliere dal mercato oltre 130 milioni di prodotti recanti falsa indicazione d’origine o pericolosi per la salute, con una crescita superiore al 25% rispetto al 2012.
Si tratta di una debolezza che solo in Italia alimenta un mercato del falso che fattura 6,9 miliardi di euro secondo una ricerca del Ministero dello Sviluppo economico con il Censis, dalla quale, come riporta Coldiretti Molise, i settori più colpiti sono l’abbigliamento e gli accessori con un giro d’affari del falso di 2,5 miliardi, i cd, dvd e software (1,8 miliardi) e l’alimentare (1,1 miliardi). Nel caso degli alimentari il reato di contraffazione è più grave perché si possono avere anche pericolosi effetti sulla salute. Al fine di rendere più efficienti le attività di controllo relative alla rintracciabilità di prodotti agricoli ed alimentari, comunica Coldiretti Molise, il decreto sviluppo del 2012 ha dovuto applicare, in Italia, l’articolo 18 del regolamento (CE) n. 178/2002, sulla sicurezza alimentare, obbligando i piccoli produttori agricoli, esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, a presentare entro il prossimo 20 aprile 2014, l’elenco di clienti e fornitori, relativamente all’anno precedente, attraverso la comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate. I piccoli agricoltori, che non hanno alcun obbligo contabile IVA, ma solo quello della conservazione delle autofatture di vendita emesse dagli acquirenti e le fatture di acquisto ricevute, dovranno comunicare, all’Agenzia delle Entrate, i rapporti economici intercorsi con i propri clienti e fornitori. Tale operazione permetterà di rendere tracciabile, agli organi di controllo, anche le movimentazioni dei prodotti agroalimentari dei piccoli agricoltori che, considerato il loro numero rilevante, immettono sul mercato, complessivamente, quantitativi significativi di prodotti agricoli. Coldiretti Molise ha già attivato i suoi uffici centrali e periferici per assistere i piccoli agricoltori che dovranno adempiere ai nuovi obblighi.