Il nostro Paese è primo fra i ventisette, anche se ora siamo in 26 visto la fuoriuscita dell’Inghilterra dall’Unione europea per la concessione della nazionalità a cittadini di altri Paesi. Infatti, una persona su 5 che nel 2015 ha acquisito la cittadinanza europea l’ha ottenuta proprio in Italia. Questo, è quanto emerge dai dati Eurostat per l’anno 2015, che indicano che nel contesto europeo vi è stata una tendenza costantemente in calo, con 841.200 persone contro le 890mila del 2014 e le 980mila del 2013. Come recita un motto che per ogni regola c’è un’eccezione proprio l’Italia, ha concesso 178.035 cittadinanze che in percentuale sono al 21% rispetto alle 840mila complessive concesse a livello europeo.
Andando a guardare la classifica dei Paesi al secondo posto per più nazionalità concesse troviamo il regno di sua maestà Elisabetta II anche se ora le cose sono cambiate causa la Brexit con 118mila, segue il regno di Juan – Carlos ora affidato al giovane Felipe con 114.351, la Grandeur governata ancora per poco da Holland, visto che a breve i cittadini che fecero la rivoluzione sceglieranno il nuovo capo dell’Eliseo con 113.608 e la teutonica Germania governata dalla Fraulien Angela Merkel sostenitrice dell’Europa con 110.128.
Tuttavia, rispetto al numero di abitanti complessivi, il Paese che ha naturalizzato più persone è stato il Lussemburgo 5,6 per mille residenti, seguito dalla Svezia di Carlo Gustavo 5, Cipro 3,9 e poi, al quarto posto dove sono appaiati Italia e Irlanda 2,9, anche se l’Italia, insieme al Paese dei tulipani e dei mulini a vento Olanda e la patria di Babbo Natale e delle renne la Finlandia, è quarta per tasso di naturalizzazione, con 3,6 cittadinanze concesse su 100 residenti stranieri, mentre il primato spetta alla Svezia 6,7 seguita da Portogallo 5,2 e Polonia 3,7. Le nazionalità che più hanno ricevuto la cittadinanza di uno Stato membro sono state i cittadini marocchini 86.100 in totale seguiti da albanesi 48.400, turchi 35mila, in perenne fibrillazione il pugno di ferro instaurato dal nuovo sultano del terzo millennio Erdogan, indiani 31mila, romeni 28.400, pakistani 26.300 e algerini 22.500.
Per quanto riguarda i cosiddetti ‘nuovi italiani’, il gradino più alto del podio se lo sono aggiudicati in maggioranza gli albanesi nostri dirimpettai 19,7%, i marocchini spesso presenti sui barconi degli esuli che sbarcano sulle nostre coste 18,2% e i romeni 8,1%. Numero e percentuali che, nell’era della statistica fanno si che lo studio sui flussi migratori, legati sempre più alla richiesta di cittadinanza, sono senza alcun ombra di dubbio il materiale adatto per chi da sempre cerca di capire il perché chi proviene da altre realtà dove spesso le condizioni di vita non sono al top, cerca proprio l’Italia il luogo dove poter ricostruire il proprio avvenire senza dimenticare le proprie origini.
Massimo Dalla Torre