A settembre 2015 l’indice nazionale destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio diminuisce dello 0,1% rispetto ad agosto 2015. Stesso andamento per i prodotti alimentari e per quelli non alimentari, che rispetto al mese precedente diminuiscono entrambi dello 0,1%. Nel confronto con il mese di settembre 2014 si registra una variazione positiva del 3,1% per il valore delle vendite delle imprese della grande distribuzione, mentre si registra una variazione nulla per le imprese operanti su piccole superfici. Sono questi i principali risultati di fonte Istat sulle vendite del commercio al dettaglio in Italia nel mese di settembre.
Per quanto riguarda la rete commerciale, in base ai registri camerali, complessivamente in Molise, al 30 settembre 2015, si contano più di 1.800 punti vendita, in leggero calo rispetto allo stesso periodo di un anno fa (-0,5%). Scendendo nel dettaglio, nel periodo in esame, sono cresciuti gli specializzati alimentari (+2,2%), in linea con l’aumento che si era registrato anche nel 2014. Si confermano in calo gli specializzati non alimentari (-0,9%), i non specializzati con prevalenza di alimentari (-1,9%), ma soprattutto i non specializzati con prevalenza di non alimentari (-6,6%).
L’analisi per tipologia di prodotto venduto evidenzia la diminuzione dei negozi di abbigliamento e accessori (-1,4%), confermando una tendenza di lungo periodo. Stesso andamento anche il per il commercio di prodotti per la casa: -0,5% punti vendita in meno nel terzo trimestre del 2015. Sempre nello stesso trimestre aumentano i negozi specializzati nella vendita di articoli culturali e ricreativi (+0,4%), ma restano pesanti le perdite registrate negli anni precedenti. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, la rete commerciale, sia specializzata che non, registra una sostanziale tenuta nell’arco di periodo considerato.
Un’altra tendenza che sta venendo fuori in questi ultimi anni è l’acquisto presso i cosiddetti “mercatini”, soprattutto se, grazie al commercio di prossimità, si possono acquistare prodotti tessili, abbigliamento e calzature, ma anche prodotti per la casa, fiori e piante, piccoli elettrodomestici o materiale elettrico. E magari togliersi qualche “sfizio” a prezzi contenuti, comprando bigiotteria o profumi e cosmetici.
Stando al bilancio fornito dall’anagrafe delle imprese, negli ultimi quattro anni il commercio ambulante in Molise nel suo complesso è aumentato dello 0,6%, grazie alle vendite di prodotti non legati all’abbigliamento, tessile e calzature. Il vero e proprio “boom” lo hanno registrato le imprese del commercio ambulante di “altri prodotti”, divisione che al suo interno comprende la vendita di fiori, bigiotteria e casalinghi, aumentate dell’8,5%.
Diminuiscono rispetto al 2012 (ma aumentano nel confronto con lo scorso anno) le “bancarelle” tradizionali legate al tessile, abbigliamento e calzature: -2,8% rispetto al 30 settembre 2012 (ma +3,0% rispetto al 30 settembre 2014). Infine non sente la concorrenza di iper e supermercati il segmento alimentare, cresciuto del 6,3% in quattro anni.
Commercio al dettaglio: crescono gli specializzati alimentari mentre diminuiscono i negozi di abbigliamento e accessori
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