La Comunità’ Europa interviene a sostegno dei produttori di pesche e pesche noci destinate al consumo fresco, per fronteggiare la crisi di mercato dovuta all’anomalo andamento stagionale, che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione, aggravata anche dal blocco delle importazioni da parte della Russia. La scadenza per le operazioni di ritiro è il 30 settembre 2014.
Secondo quanto rende noto la Coldiretti Molise, è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 22 agosto 2014 il regolamento N. 913/2014 della Commissione, che istituisce misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo per i produttori di pesche. Sono previsti aiuti per i ritiri, dal mercato comunitario, di pesche che potranno essere usati per la distribuzione gratuita, ma anche per altre destinazioni ad uso non alimentare.
L’Italia, con aiuti Comunitari fino a 1,288 milioni, è il principale beneficiario dei fondi per la promozione, che la Coldiretti si augura vengano concentrati a livello nazionale, per aumentare l’efficacia di intervento ed evitarne la dispersione. La decisione – riferisce la Coldiretti Molise – fissa al 10 per cento la quantità massimale di produzione delle organizzazioni produttrici che può essere ritirata dal mercato per la distribuzione gratuita, fissando il prezzo di ritiro a 269 euro a tonnellata, per un totale stimato di 22,1 milioni di euro di aiuti Ue. Per i produttori che non sono membri di organizzazioni, invece, il contributo Ue per i ritiri è fissato al 50 per cento di quello delle organizzazioni di produttori, per una somma stimata di 7,6 milioni. Inoltre – continua la Coldiretti Molise – il regolamento prevede ulteriori 3 milioni per le attività di promozione per le organizzazioni di produttori, cofinanziate al 50 per cento.
L’intervento dell’Unione Europea, fortemente atteso e sollecitato dai frutticoltori italiani e molisani, arriva con ritardo ed il quadro finanziaria è limitato – continua la Coldiretti Molise – e rende ancora più necessario che venga gestito con attenzione, nell’interesse esclusivo degli agricoltori. Occorre peraltro che l’importante lavoro svolto dal Ministero delle Politiche Agricole possa individuare le necessarie sinergie con altri provvedimenti per affrontare una crisi che – conclude la Coldiretti Molise – rischia di compromettere per sempre i frutteti italiani e molisani, e con essi parte dell’economia, del lavoro e dell’ambiente.
Tra le ritorsioni decise dalla Russia di Vladimir Putin, vi è la decisione di limitare o bloccare, anche per un anno, le importazioni agricole dai paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca, in risposta al conflitto in Ucraina, per ultimo la chiusura di 4 Macdonald’s nel centro di Mosca e si ipotizzano restrizioni per Coca Cola e apple, ma anche per auto e farmaci.
Sul provvedimento della Comunità Europea per le pesche, Coldiretti Molise rileva che molto dipenderà dalla tempestività e dalle modalità operative che devono ancora essere definite, ma già ora si può dire che dall’intervento restano esclusi gli altri prodotti ortofrutticoli e prodotti agroalimentari, comunque colpiti dal blocco, come carni e latte. Complessivamente si stima che solo per l’Italia le spedizioni di prodotti agroalimentari verso la Russia arrivano a circa 200 milioni di euro all’anno.
Coldiretti: La Comunità’ Europa interviene a sostegno dei produttori di pesche
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