La necessità del ricorso a lavoratori extracomunitari, per le aziende agricole molisane, è fortemente condizionata dalla difficoltà di trovare personale italiano disposto a lavorare nei campi. Infatti, secondo quanto evidenzia la Coldiretti Molise, nella nostra regione hanno trovato scarsa adesione, da parte dei lavoratori con cittadinanza italiana, anche le possibilità offerte dalla semplificazione dell’accesso al lavoro agricolo attraverso il lavoro occasionale di tipo accessorio, con i cosiddetti “voucher”, che agevola il lavoro in agricoltura di studenti, pensionati, cassintegrati, percettori di misure di sostegno al reddito e lavoratori part-time.
Anche in considerazione dell’andamento stagionale anomalo che sta anticipando i processi dei cicli colturali nelle campagne, che necessitano, anche in Molise, dell’indispensabile manodopera extracomunitaria, Coldiretti Molise sollecita, considerati i tempi tecnici necessari, la pubblicazione, al più presto, del Decreto annuale dei flussi, che fissa il numero di extracomunitari stagionali che si possono assumere in ogni regione. Nel 2013 per il Molise furono autorizzati 220 stagionali annuali ed 80 stagionali pluriennali, occupati prevalentemente in agricoltura ed in edilizia. Come evidenzia il Patronato EPACA della Coldiretti Molise, che assiste gratuitamente tutti i cittadini anche extracomunitari, con il decreto del 28 febbraio 2014 il Consiglio dei Ministri ha semplificato le procedure, unificando in una sola domanda, quella per il permesso soggiorno e per il lavoro, prevedendo poi una sola autorizzazione ai cittadini stranieri al soggiorno ed all’esercizio del lavoro subordinato Nell’immediato, il recepimento della direttiva europea 2011/98, cui fa riferimento il decreto, porterà ad una semplificazione del procedimento, mentre nel medio periodo garantirà un complesso di diritti ai lavoratori stranieri che soggiornano in uno Stato membro, analoghi a quelli dei lavoratori nazionali in tutti gli ambiti dell’occupazione, riducendo il rischio di concorrenza sleale. Coldiretti Molise comunica, poi, che, da qualche mese, per la conversione del permesso di soggiorno stagionale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato stabile, a seguito dalla pronunce giurisprudenziali, non deve più essere accertato l’avvenuto rientro del lavoratore stagionale nel Paese di origine. Può essere consentita direttamente la conversione del primo permesso di soggiorno, purché, tuttavia, sia verificata da parte delle Direzioni Territoriali del lavoro e degli Sportelli Unici la presenza dei requisiti per l’assunzione nell’ambito delle quote di ingresso programmate, nonché l’effettiva assunzione in occasione del primo ingresso per lavoro stagionale, tramite il riscontro dell’esistenza di un’idonea comunicazione obbligatoria, senza che il lavoratore straniero sia assurdamente costretto a rientrare nel suo paese di origine per poi tornare velocemente nuovamente in Italia. Il Patronato EPACA di Campobasso rileva che gli stranieri già residenti in Molise, dagli ultimi dati, risultano essere 9.110, dei quali i più prevalenti sono Rumeni, 3.112, seguiti dai Marocchini, 1.201, Albanesi, 852, Ucraini, 491, ed Indiani, 424.