Finalmente mercoledì pomeriggio a Roma si apre il tavolo permanente al Ministero del Lavoro sulla vertenza formazione in Molise.Il Molise, essendo una Regione in transizione, è stato penalizzato nell’attribuzione delle risorse comunitarie, che risultano inferiori alla precedente programmazione 2007/2013.Un taglio al Fondo Sociale Europeo di 55 milioni di euro, che ha avuto ripercussioni negative in termini occupazionali sul Sistema di Orientamento Permanente Regionale, denominato SIRO. Il progetto SIRO dal 16 luglio 2007 coinvolge 75 operatori della Formazione Professionale iscritti all’albo e 15 operatori di supporto al Sistema.
Questa consistente diminuzione di risorse ha reso impossibile la proroga del progetto Siro e la possibilità di garantire i livelli occupazionali del sistema regionale d’istruzione e di formazione. La Regione Molise però ha deciso di agevolare il completamento della stesura del Sistema di Orientamento Permanente Regionale approvando una proroga straordinaria del progetto fino alla fine del mese di settembre, con l’obiettivo finale di costruire un nuovo modello d’istruzione, conoscenza, orientamento e formazione professionale.
All’incontro con il Governo, oltre alla Regione Molise, parteciperanno anche le Organizzazioni sindacali per affrontare la vertenza degli operatori iscritti all’albo e degli operatori di supporto, “- il tavolo ministeriale è uno degli strumenti fondamentali per raggiungere una soluzione condivisa sul riordino del sistema istruzione e formazione professionale e sulla tutela degli operatori che rischiano il posto di lavoro , – dichiarano Maurizio Spina e Giovanni Notaro”.
“Chiederemo al Governo di garantire il proprio impegno a compensare la mancanza delle risorse comunitarie attraverso il Fondo di coesione nazionale, visto che il Molise è passato da 102 milioni assegnati dalla precedente programmazione ai 47 milioni della programmazione 2014-2020, – segnalano i due Segretari della CISL AbruzzoMolise”.
“Dobbiamo scongiurare il rischio di una riduzione dei fondi Europei della nuova programmazione 2014-2020 dato che sono le uniche ed essenziali risorse per le politiche sociali e di sviluppo, inoltre rappresentano, di fronte a dei bilanci regionali ingessati, anche le uniche risorse per la crescita. Solo attraverso le risorse europee, – ricordano Spina e Notaro -, le Regioni Abruzzo e Molise possono realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020: crescita e occupazione, lotta contro i cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica, della povertà e dell’esclusione sociale.
“La Regione deve organizzasi per intercettare e accedere ai fondi diretti comunitari e ai Pon nazionali per garantire tutele aggiuntive agli operatori del settore salvaguardando le competenze professionali, con l’obiettivo di costituire un nuovo Sistema regionale d’istruzione e formazione professionale in Molise, – concludono i Segretari della CISL -”.
Cisl Abruzzo Molise: la Formazione Molise arriva al tavolo ministeriale
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