CGIL, CISL e UIL del Molise hanno tenuto una conferenza stampa nel pomeriggio per illustarre l’esito dell’incontro con la Giunta Regionale del Molise dopo la manifestazione unitaria da parte dei lavoratori delle aziende molisane in crisi.
Del Fattore apre l’incontro : “Successo del presidio. I problemi ci sono, e non solo su area regionale. Non sapevamo ad esempio i motivi del mancato riconoscimento della’rea di crisi, se manca un progetto di supporto non può essere concessa l’area di crisi dal Minsitero, questo per esempio è il caso che riguarda la Gam. Allora è necessaria una forte iniziativa politica che coinvolga i parlamentari che devono intervenire. Questo strumento è fondamentale per avviare politiche di sviluppo. Mentre il sindacato si è speso per questa iniziativa la politica locale non si è impegnata allo stesso modo e speriamo che il presidente richiami i parlamentari.
Per quanto concerne la Gam ci ha convocati per discutere sul proiseguo degli ammortizzatori visto che la cassa integrazione scade il 4 novembre. Bisogna subito aprire un tavolo, il Presidente Frattura ci ha detto che ad horas ci convocherà per discutere sul tema. Vogliamo riprendere comunque una discussione sulla ripresa produttiva visto che il confronto è fermo da mesi. Chiediamo garanzie per i lavoratori. Sembra ci sia un imprenditore e la cosa ci fa ben sperare. Aspettiamo di concoscere il piano industriale anche per la concessione della cassa integrazione straordinaria. Rimangono distanze su molti punti e quindi daremo vita a un tavolo permanente su tali questioni come la Formazione, Molise Dati, la Protezione Civile e le altre crisi industriali non dimenticando i precari. Questo tavolo partirà in ordine di emergenza e in base ai tempi. Quindi Gam, Formazione ed Esattorie dove è “previsto” un bando che non risolverà il problema. Dai prossimi giorni questa cabina di regia avvierà i confronti necessari. Chiederemo ai lavoratori di mobilitarsi ad ogni incontro così da tenere alta l ‘attenzione di questi gravi temi”.
La parola passa a Tecla Boccardo “ Silenzio della politica , i risvolti si sono avuti grazie al presidio. Ci teniamo a dire, a scanso di equivoci e polemiche, che quello di oggi era un presidio in cui doveva essere rappresentato il mondo del lavoro con le problematiche e le vertenze, non un amanifestazione, ed il successo è proprio questo. Manca un progetto di sviluppo complessivo. Siamo una regione precaria basata si precariato. Vogliamo tavoli che portino a decisioni concrete. Le questioni sono tante sia pubbliche che private. Il sistema è esploso anche a causa di una gestione errata che va avanti da tempo. Adesso però manca un timoniere che guidi fuori dalle emergenze il Molise. Non si riesce a garantire nulla se non soluzioni palliative che non possono risolvere un’ emergenza di tale portata. Le azioni precise delle ultime delibere non sono sufficienti. Il sindacato c’è e stamattina ne abbiamo avuto la prova. Il tempo sta per scadere. Anche il Prefetto Di Menna si è impegnato a rapportare al governo le difficoltà del Molise con particolare attenzione. La politica deve dare il massimo, a tutti i livelli. Ci saranno altre mobilitazioni perché oggi a rischiare è tutto il sistema, compreso quello del Pubblico impiego”. M.A.