Per l’area di Area di crisi adesso, area di crisi subito”.risi Venafro-Isernia-Bojano è necessario insistere, stringere i tempi, portare a casa al più presto il risultato. Il Presidente della Regione, che solo qualche giorno fa valutava positivamente le aperture registrate nell’incontro con il Ministro Guidi, deve incalzare il ministero, chiedere l’immediata attivazione di un tavolo per tutti gli approfondimenti tecnici, completare le procedure se serve, insistere e ancora insistere perché le giornate e le settimane non passino invano, perché le decisioni ufficiali sulla dichiarazione dell’area di crisi arrivino prima della pausa estiva.
Agli appuntamenti, che devono essere fissati al più presto, il sindacato molisano non farà mancare la sua presenza e la mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini che abitano e lavorano in questa vasta area del territorio molisano: siamo pronti a partire numerosi e a presidiare il ministero per tutto il tempo necessario.
La dichiarazione dell’area di crisi Venafro-Isernia-Bojano è la vera risposta all’emergenza economica, produttiva, occupazionale e sociale dell’alto Molise. Qui vanno impegnate le risorse economiche disponibili europee, nazionali e regionali, qui vanno attirati gli investimenti per far ripartire la Gam, l’Ittierre, il settore dell’auto.
Non c’è tempo da perdere, non ci sono alternative, altre soluzioni per questa o quella situazione hanno il fiato corto, atteggiamenti dilatori o attendismi tattici sono colpevoli disattenzioni all’”emergenza Molise”.
“Il Molise deve ripartire con il Lavoro”, come hanno affermato i lavoratori, i pensionati e i cittadini in piazza a Campobasso lo scorso 28 giugno, e le opportunità di lavoro non piovono dal cielo, la ripresa non viene da sola, le soluzioni arrivano se le si individua e le si perseguono con determinazione.
Il Sindacato, che fin dall’inizio ed al massimo livello nazionale ha sposato questa iniziativa, è pronto ad incontrare il Presidente Frattura (purché si ricordi di convocarci…), l’Assessore, la Giunta, il Consiglio, le Province, i Sindaci, i lavoratori, gli imprenditori, i cittadini, … ma non lascerà che questa opportunità per la ripresa economica e sociale svanisca nel nulla.
“Area di crisi adesso, area di crisi subito”.
CGIL, Cisl e UIL: Area di crisi adesso, area di crisi subito. Frattura incalzi il Ministero
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