Emendamenti di proroga verso voto finale. La Confederazione annuncia dura battagli
Campobasso, 7 feb – Granaio Italia non si tocca e ogni rinvio sarà rispedito al mittente con una
dura battaglia in sede istituzionale e nelle piazze del Paese Così, Cia-Agricoltori Italiani ribadisce la sua
assoluta contrarietà rispetto alla presa di posizione, pretestuosa, di chi sta utilizzando difficoltà tecniche
per far saltare il Registro telematico sulle giacenze di cereali, strumento indispensabile per riportare
trasparenza sui mercati e tutelare le produzioni cerealicole italiane.
Gli emendamenti per il rinvio al 2026, passati al vaglio della Commissione referente e ora messi al
voto, non risolvono una criticità, ma conducono il comparto verso il baratro.
È vergognoso che, di fronte alla tanto osannata sovranità alimentare italiana e in una stagione in
cui la tecnologia corre spedita, non si trovino soluzioni concrete a problemi informatici.
Se si vuole davvero salvaguardare la qualità dei cereali Made in Italy, mettendo un freno all’import
selvaggio e assicurando prezzi giusti, come promesso negli ultimi mesi, va segnalato -precisa Cia- che il
valore del grano duro italiano continua, intanto, nel suo tracollo: l’ultima quotazione, quella di fine gennaio
scorso, è arrivata a 332 euro a tonnellata, mentre i costi di produzione sono saliti oltre i 1300 euro per
ettaro. Disattendere le aspettative degli agricoltori, adesso, sarebbe errore irrecuperabile.
Cereali: Cia, Granaio Italia non si tocca. Ogni rinvio sarà inaccettabile
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