Il Censis nella ricerca “Gli italiani e il cibo,nel rapporto su un’eccellenza da condividere” realizzata per il Padiglione Italia di Expo 2015 scatta una fotografia della situazione economica delle famiglie italiane e viene fuori una realtà dolorosa. Sono 2,4 milioni le famiglie italiane, pari ad una su dieci ed al 9,2% del totale che nell’ultimo anno non hanno avuto i soldi sufficienti per comprare il cibo necessario. Sono un milione in più rispetto al 2007, c’è stato cioè un aumento dell’84,8%. Puglia(16,1%), Campania (14,2%) e Sicilia (13,3%) sono le tre regioni con la quota percentuale più alta di famiglie che vivono in condizione di disagio alimentare.
Se l’Italia è un Paese di appassionati di enogastronomia, la tavola purtroppo non è imbandita per tutti.
E il disagio a tavola cresce in proporzione al numero dei figli. Il 12,2% delle famiglie con figli minori (830.000 nuclei) nell’ultimo anno, rileva il Censis, non ha potuto acquistare il cibo necessario a causa di difficoltà economiche. Le famiglie con figli sono anche quelle che hanno subito di più i tagli alla spesa alimentare negli anni 2007-2014: -15,6% le coppie con due figli, -18,2% le coppie con tre o più figli.
Le distanze sociali si ampliano anche in ambito alimentare, con la crisi, si sono acuite le preesistenti disuguaglianze alimentari,nel periodo 2007-2014 le famiglie con capofamiglia operaio hanno registrato una riduzione della spesa alimentare del 17,3% in termini reali, mentre quelle di dirigenti e impiegati del 9,7%, a fronte di una riduzione media del 12,9%. “Se la sobrietà è un valore, perché vuol dire scelta ragionata e selezione, non si può non constatare – una dinamica di erosione della coesione sociale nelle nostre comunità che ha toccato anche il rapporto con il cibo.
Alfredo Magnifico
Censis: una famiglia su 10 non ha soldi per sfamarsi
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