Case vacanza, metà affitti irregolari: è allarme truffe

Secondo un’indagine fatta con la collaborazione di diversi network immobiliari, risulta che almeno la metà degli affitti, al mare, in montagna e nelle città storiche, saranno irregolari, con i pagamenti in nero sale il rischio delle truffe. Con la Pasqua si apre la corsa alla casa per le vacanze, alla Pasqua seguiranno i ponti tra fine aprile e maggio, fino all’inizio della stagione estiva.
Gli italiani hanno imparato a muoversi per tempo, alla ricerca di prezzi scontati e occasioni da non perdere, le transazioni, quasi sempre, si chiudono online,ormai basta una mail, prima ancora che la tradizionale stretta di mano, per chiudere l’accordo diretto con il proprietario di casa; non sempre l’intermediazione dei siti specializzati è garanzia di transazioni trasparenti.
L’allarme per gli affitti in nero riguarda tutto il territorio nazionale, anche se ci sono aree più a rischio, a partire dal Sud e da alcune grandi città, Roma in testa. I dati peggiori sono quelli che arrivano dalla Campania e dalla Sicilia, in cui si stima che tre case su quattro saranno affittate senza alcun contratto; Liguria e Lazio, con Roma che tocca punte vicine al 75%, e la Sardegna vedono la metà degli affitti in nero.
Faranno meglio rispetto alla media nazionale la Toscana e, soprattutto, le due regioni ‘regine’ della montagna, Trentino Alto Adige con una casa su tre non in regola, e la Valle d’Aosta, dove si stima che una sola casa sarà affittata irregolarmente. Sono dati sostanzialmente in linea con la stessa rilevazione effettuata lo scorso anno. A conferma che il fenomeno è ormai abbastanza consolidato.
Insieme agli affitti in nero, arrivano puntuali le truffe, secondo quanto riferiscono i network immobiliari interpellati, capita spesso di scoprire l’inganno solo quando inizia la vacanza e si raggiungono i luoghi scelti per trascorrerle: case completamente diverse da quelle viste su internet, condizioni diverse rispetto a quelle pattuite e, nel peggiore dei casi, case inesistenti.
Il fenomeno assume proporzioni più vistose al Sud e nelle grandi città, si stima che il 25%, una su quattro, delle prenotazioni effettuate direttamente fra privati, soprattutto tramite internet, sia destinata a riservare sorprese negative. Un dato che in alcune regioni, Campania e Sicilia in testa, sale intorno al 35%, con una casa su tre a rischio truffa.
Alfredo Magnifico

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