Riceviamo e pubblichiamo
Il presidente di Anpal mercoledì ha firmato le convenzioni con le Regioni per le politiche attive del lavoro. I documenti sottoscritti rivestono un’importanza fondamentale nell’ambito del percorso di implementazione e attuazione delle nuove politiche del lavoro. Consolidamento della Rete dei servizi per il lavoro, incremento dei livelli di occupabilità e occupazione in particolare di giovani e fasce vulnerabili, avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l’alternanza scuola – lavoro. Questi i principali obiettivi contenuti nelle convenzioni che Anpal Servizi e le Regioni hanno firmato presso la sede ministeriale di via Flavia a Roma, alla presenza del ministro e degli assessori regionali.
“Gli accordi sottoscritti – ha commentato Del Conte, presidente dell’Agenzia nazionale – danno avvio concreto alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle istituzioni scolastiche”.
Plaude a questo passo in avanti in tema di politiche attive del lavoro Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, che precisa: “Si dà finalmente avvio alla concreta collaborazione tra i vari soggetti che formano la rete dei servizi per il lavoro. Le convenzioni firmate permettono di iniziare quel percorso di rafforzamento dei Centri per l´Impiego che da mesi stavamo aspettando e che arrivano poche settimane dopo gli interventi della Legge di Bilancio che hanno sancito il definitivo assorbimento del personale dei CPI da parte delle Regioni. E’ un primo passo che permetterà di rafforzare la capacità di intervento dei Centri per l’Impiego che dovranno svolgere via via compiti sempre più incisivi per favorire la ricerca di nuova occupazione da parte dei disoccupati.”
“E’ anche un segnale della volontà politica nella ricerca di una necessaria collaborazione tra le Regioni e gli altri soggetti della Rete nazionale per le politiche attive che dovranno dare ulteriore prova di coesione nel momento in cui si dovranno definire altri temi di vitale importanza, come i livelli essenziali delle prestazioni che dovranno essere erogati su tutto il territorio nazionale.”
Ed ecco la stilettata sulla nostra realtà regionale da parte della Boccardo: “Certo, per quanto riguarda il Molise attendiamo da tempo, come sindacato, un altrettanto forte messaggio di volontà politica per porre mano al rilancio dei Centri per l’impiego, vero motore per accompagnare/favorire lo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio. Peccato che, fra lavoratori professionalizzati a cui ingiustamente non è stato prorogato il contratto, bandi per l’assunzione di nuovo personale, competenze incrociate fra province e regione, generale disorientamento, non si capisca bene quale strada vuol prendere il Molise per dotarsi di strumenti all’altezza delle sfide che l’attendono. Con buona pace per i tanti disoccupati che non vengono orientati, dei lavoratori alla ricerca di una riqualificazione professionale, dei tanti che veramente aspettano il passaggio delle vecchie politiche passive (un po’ di soldi e via) alle nuove politiche attive che il lavoro lo promuovono, che aprono opportunità, che orientano aziende e potenziali lavoratori.”