I costruttori dell’Ance Molise hanno avuto ragione: nei bandi di gara non può essere richiesto il possesso di certificati non dovuti per legge e che hanno solo alcune imprese, ingiustamente avvantaggiate a scapito di altre. ” E’ una grande soddisfazione – dice Umberto Uliano, Presidente degli edili molisani – anche per il risalto che la vicenda sta avendo a livello nazionale. L’istanza curata dall’ufficio legale dell’Ance Molise è stata accolta pienamente dall’Autorità nazionale anticorruzione con un provvedimento che è stato pubblicato su tutti gli organi di informazione del settore e che ha riconosciuto le nostre ragioni, affermando che i certificati richiesti nei bandi per la viabilità dell’area PIP di Monteroduni e del polo scolastico di Agnone sono illegittimi”.
Si tratta di requisiti che la legge non prevede e che attribuiscono punteggi anche molto elevati determinando, quindi, l’aggiudicazione delle gare a favore dei pochi che li possiedono. Già prima, per un bando di gara per la realizzazione di una scuola per l’infanzia ad Ururi, la Centrale di committenza regionale molisana che aveva firmato il bando, su apposita istanza dell’Ance Molise, ha fatto retromarcia eliminando la richiesta del possesso del certificato “per l’etica” al quale erano stati riconosciuti ben 12 punti.
“E’ una vittoria non solo dell’Ance Molise ma di tutti gli imprenditori edili della regione – dice Uliano. Voglio ricordare che la nostra è l’associazione di costruttori di gran lunga più rappresentativa nel Molise con 930 imprese iscritte alla Cassa Edile che hanno 4.000 lavoratori occupati. Noi tuteliamo i diritti di tutte le aziende di costruzione, agendo sempre per il rispetto delle regole e non per il loro aggiramento. Vogliamo e pretendiamo la massima trasparenza”.
Uliano ricorda che nel caso del bando di Ururi aveva indirizzato una lettera al Presidente della Regione Frattura nella quale aveva chiesto il coinvolgimento dell’Ance Molise nella Centrale di committenza regionale mediante l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico proprio per evitare che si verificassero episodi distorsivi del mercato e della concorrenza.
“E’ davvero singolare che a livello nazionale sia riconosciuta la nostra competenza e che, invece, in ambito regionale le nostre istanze restino inascoltate” – dice il Presidente dell’Ance.
Alla luce dei risultati conseguiti, Uliano ribadisce ora con forza la richiesta appellandosi al senso di responsabilità della Regione Molise per tutelare le imprese serie e rispettose delle regole che vogliono confrontarsi nelle gare d’appalto ad armi pari senza utilizzare scorciatoie illegittime.
Appalti, l’Autorità Nazionale Anticorruzione dà ragione all’Ance: i bandi di gara sono illegittimi
Commenti Facebook