I dati, elaborati da Unioncamere-InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, rilevano che sono oltre 183 mila gli operatori ambulanti, pari al 22% delle imprese commerciali italiane, di queste il 56% parla straniero.
Commercio al dettaglio itinerante: non una nicchia di mercato, ma una realtà consolidata che occupa una posizione non indifferente nel panorama italiano.
Nel settore si possono comprare fiori o prodotti alimentari, tessuti artigianali o bigiotteria; il più delle volte il venditore è straniero, ma in alcune realtà i banchi sono quasi tutti italiani.
È l’Italia degli ambulanti, i cui banchetti non sono solo l’appuntamento del week end per gli appassionati di mercati e mercatini, ma costituiscono sempre più una frangia di spessore nel settore,quasi una su quattro, di tutte le imprese commerciali, attività che per la stragrande maggioranza (175 mila, il 95%) sono micro-imprese individuali.
A trainare il settore è la forte presenza di operatori stranieri tra gli imprenditori (il 56%, poco meno di 100 mila unità). E la forte concentrazione di queste attività si accompagna spesso alla prevalenza di una specifica nazionalità di nascita degli imprenditori: ad esempio, a Caserta il 68,2% viene dal Senegal, a Reggio Calabria il 65,1% è marocchino e a Castel Volturno prevalgono i nigeriani (58,1%). Ma a guardare bene i singoli territori, si trovano anche realtà in cui la quota di ambulanti italiani è schiacciante rispetto agli stranieri: ad Andria gli italiani raggiungono il 95,3%, sono prevalenti anche a Enna (82,1%), a Bari e Brindisi (oltre il 70%) o a Torino (66%). Sono invece in netta minoranza gli ambulanti italiani a Catanzaro, Reggio Calabria e Caserta (appena uno su cinque). Tra i paesi di provenienza dei venditori stranieri, a fare la parte del leone è il Marocco, che concentra quasi il 40% degli ambulanti stranieri a livello nazionale, seguito da Senegal e Bangladesh.
A livello territoriale, si nota una forte concentrazione (quasi il 40% delle imprese ambulanti) in tre sole regioni, Campania, Lombardia e Sicilia, mentre è in Calabria, Sardegna e Toscana che si ha la maggiore concentrazione (tutte sopra il 25%) di imprese ambulanti sul totale del commercio al dettaglio.
Alfredo Magnifico