Sono stati accreditati 337,5 milioni sui conti del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto abilitato – per legge – a pagare la cassa integrazione a lavoratrici e lavoratori del comparto sospesi dal lavoro, anche a causa del Covid. Il Fondo, come preannunciato e come pronti da tempo, ha immediatamente iniziato con l’erogazione della prestazione spettante per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e una piccola parte di aprile. Alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti del Comparto artigiano in Molise sono destinati più di 725.000 euro.
“Lavorando con impegno, per questa sera FSBA conta di terminare le operazioni. Ben altri tempi rispetto all’attesa che è durata 150 giorni fra firme di Ministri, passaggi dalla Corte dei Conti, procedure e decreti. Tempi lunghi che hanno preoccupato lavoratrici e lavoratori, esacerbato gli animi, raccolto rabbia e proteste, spesso dirette proprio a FSBA o all’Ente bilaterale molisano EBRAM che, per la verità, non hanno alcuna colpa in merito, né alcuna competenza nel definire tempi e modi operativi e burocratici.” Così commenta Roberto D’Aloia che della bilateralità molisana è vice presidente di espressione sindacale. Che aggiunge: “Si spera proprio, peraltro, che gli ulteriori passaggi per dotare il Fondo di tutte le risorse necessarie per il pagamento della cassa integrazione per l’anno 2021 siano accelerati e più veloci.”
Infatti -FSBA ha appreso dal Ministero del Lavoro- è già stata avviata tutta la procedura di attribuzione degli altri 450 milioni destinati dalla Legge di stabilità al Fondo artigiani ed a Formatemp, Fondo che invece si occupa del settore somministrazione. Dovrebbero arrivare altri 337,5 milioni con cui pagare le sospensioni di aprile e mesi seguenti fino alla copertura delle prime 12 settimane di cassa integrazione di quest’anno. Ha preso avvio anche l’analoga operazione di attribuzione, fra i due diversi soggetti, dell’ulteriore dotazione finanziaria stabilita con il primo decreto sostegni: 1,1 miliardi. A FSBA dovrebbero andare 825 milioni. Con queste risorse si potrà far fronte al fabbisogno di imprese/lavoratori per le 28 settimane di sospensione previste una volta esaurita la prima mandata.
In questo modo, il sistema Artigianato può contare per quest’anno su un miliardo e mezzo di euro per pagare la cassa integrazione per i periodi di sospensione dal lavoro a causa del Covid. L’anno passato il Fondo ha erogato prestazioni per 2,2 miliardi (fra erogazioni dirette e versamenti/accantonamenti per l’Inps della contribuzione correlata), sono stati sostenuti 750.000 lavoratrici e lavoratori, 212.000 le aziende interessate. Anche qui il dato del Molise: 2.151 addetti, per un terzo donne, hanno ricevuto la cassa integrazione, dipendenti da 806 aziende, delle quali più di 500 mai avevano versato al Fondo.
“Questa disgraziata stagione del Covid – sempre D’Aloia- ha avuto uno strano effetto sull’artigianato molisano: ha fatto scoprire i servizi e la protezione che la bilateralità è in grado di fornire alle imprese ed ai dipendenti: oggi la cassa integrazione, ma anche aiuti per l’innovazione tecnologica o sussidi per i lavoratori, una sanità integrativa e una specifica attenzione per la sicurezza sul lavoro. Molte aziende di piccole o medie dimensioni, per troppo tempo, sono restate fuori da questo sistema, magari anche evadendo precisi obblighi di legge (come è il caso del Fondo per gli ammortizzatori sociali) o norme contrattuali (e qui, invece, è il caso dell’Ebram). Ma ora, anche grazie al rinnovato impegno delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL e delle Associazioni Datoriali Confartigianato, CNA, CASARTIGIANI e CLAAI anche in Molise l’artigianato potrà contare su nuovi e rinnovati strumenti per proteggere il lavoro, per promuovere l’occupazione, per aiutare un settore strategico per la nostra economi.”