E’ stato pubblicato il decreto firmato dal Ministro Padoan attuativo delle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità che prevedono dal primo gennaio di quest’anno, per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione, il versamento dell’IVA direttamente allo Stato, mentre alla ditta appaltatrice sarà corrisposto soltanto l’imponibile.
L’ACEM ritiene che la misura contrasti i capisaldi stessi della legge di stabilità 2015, ossia il sostegno alle imprese, l’immissione di liquidità, la riduzione dei costi delle commesse pubbliche e che il decreto attuativo metta in discussione il rapporto fiduciario che dovrebbe esistere tra la PA e i suoi fornitori.
“E’ assurdo privare tutti di una importante risorsa di liquidità, per evitare che alcuni di questi evadano, quando si potrebbero facilmente individuare i singoli evasori e sanzionarli direttamente trattenendone il credito” commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro.
Secondo l’Associazione il provvedimento allontanerà sempre più le imprese dalle opere pubbliche, provocando aumenti dei costi dovuti agli interessi bancari per sopperire alla mancanza di liquidità.
Inoltre, si stimano in peggioramento le condizioni dei fornitori privati delle imprese impegnate negli appalti pubblici, perché queste ultime dovranno rimandare i pagamenti ai fornitori stessi per mancanza di liquidità.