L’I.A. sta emergendo come una delle trasformazioni più radicali del nostro tempo, esercitando un’influenza profonda e trasversale sulla società, sul mondo del lavoro e sulle relazioni con le istituzioni pubbliche, ha affermato il Presidente di Ali Molise Bibiana Chierchia nella sua introduzione al convegno. Un evento, ha continuato, per iniziare a discutere, comprendere e formulare strategie efficaci per affrontare questo cambiamento rivoluzionario, grazie alla partecipazione di leader aziendali, decisori politici, esperti e cittadini attivi, per esplorare diverse prospettive e individuare soluzioni innovative per gestire al meglio questa evoluzione nella nostra Regione.
All’inizio di giugno, ha ricordato il Vicepresidente nazionale di Ali Micaela Fanelli, il territorio di Campobasso sarà protagonista di due eventi cruciali: le elezioni europee e quelle amministrative del Comune. Questi appuntamenti, sebbene apparentemente distinti, sono in realtà profondamente interconnessi, poiché i loro esiti influenzeranno le scelte strategiche e i destini futuri della comunità locale. Esiste, dunque, la necessità di comprendere come il Molise possa intercettare e sfruttare i cambiamenti legati all’IA all’interno del contesto italiano ed europeo ed elaborare strategie affinché la regione possa diventare un polo attrattivo per le imprese tecnologiche, grazie ai costi di produzione relativamente bassi e ai possibili incentivi all’occupazione specifici per il settore tecnologico. Passo successivo – ha concluso Micaela Fanelli – sarà quello di strutturare un percorso di think tank di imprese, partenariato e istituzioni per promuovere lo sviluppo dell’IA e altre tecnologie emergenti nel Molise, per costruire, insieme, una visione condivisa per il futuro del Molise, incentrata sull’innovazione tecnologica e la formazione continua, elementi fondamentali per affrontare le sfide della tripla transizione digitale, ambientale e demografica.
Il professor Giovanni Maddalena, ordinario di Filosofia Teoretica all’Università del Molise (che ha inaugurato il suo anno accademico proprio sulla discussione delle potenzialità e dei pericoli dell’I.A.) ha illustrato le tappe della nuova rivoluzione digitale, le cosiddette “reti neurali” alla base del suo funzionamento e le inaspettate capacità di apprendimento dell’intelligenza artificiale, che cambierà radicalmente il mondo del lavoro, soprattutto per le professioni intellettuali legate, ad esempio, alla comunicazione, alla medicina, alla gestione dei flussi dei dati, alla capacità di elaborazione e progettazione. Ma esistono anche evidenti limiti, ha aggiunto il professor Maddalena, come quelli legati ai rischi di proliferazione di fake news dovuta alla scarsa capacità dell’I.A. di giudizio logico e di comprendere ciò che è vero e ciò è falso e per la valorizzazione del talento professionale umano.
Scompariranno molti lavori, la sua conclusione e, anche se in maniera non simmetrica, se ne creeranno di nuovi, determinando così la differenza che sarà tutta nella capacità degli uomini di lavorare o meno con l’intelligenza artificiale.
Concetto, questo legato al futuro delle professioni, ripreso dal dott. Angelo Irano, esperto di politiche formative, che ha illustrato come l’I.A. sta trasformando il nostro modo di interagire con il mondo e le competenze necessarie per il successo professionale e personale. Mentre tecnologie come ChatGPT rappresentano un’espansione dell’intelligenza umana oltre i limiti biologici, emerge sempre più l’importanza di abilità umane come creatività, pensiero critico ed empatia, indispensabili in un mondo dominato dalla tecnologia.
Per il dottor Irano, dunque, è essenziale che i policy maker e gli educatori lavorino insieme per garantire che l’integrazione dell’AI nell’educazione non amplifichi le disuguaglianze esistenti, investendo in risorse e infrastrutture che rendano la tecnologia AI accessibile a tutti, indipendentemente dal contesto geografico o socioeconomico. Politiche e programmi devono essere orientati a ridurre il divario digitale e a promuovere l’equità nell’accesso all’istruzione tecnologica avanzata. Questo approccio equo e inclusivo non solo favorisce la giustizia sociale, ma arricchisce anche l’ecosistema educativo con una diversità di prospettive e esperienze, essenziale per il pieno sfruttamento delle potenzialità dell’AI.
Il Think Tank è proseguito con gli interventi dei rappresentanti di diverse aziende molisane impegnate ad implementare i processi di produzione con l’intelligenza artificiale, unanimi nel chiedere alla pubblica amministrazione e ai decisori politici più attenzione, comprensione e visione nelle future scelte politiche. Dall’ingegnere Dino Del Sole Head of TeamSystem Data & Reporting, colosso internazionale dei software di gestione aziendale, ad Andrea Salvatore di Gatelab che lavori con i colossi della finanza mondiale, Antonio Di Nonno di Afa System, Stefania Tozzi di Semiotic Lab, Michele Cermele della Casa delle Tecnologie di Campobasso.
Hanno offerto il loro contributo alla necessità di favorire al massimo l’implementazione virtuosa dell’I.A. nel mondo del lavoro il presidente di Confartigianato Molise Romolo D’Orazio e il Presidente di Legacoop Molise Chiara Iosue. Presenti all’incontro anche il Sindaco di Isernia Piero Castrataro e la candidata Sindaca al Comune di Campobasso Marialuisa Forte.
Il think tank lab si è concluso con l’appello alla Regione Molise nel favorire la nascita di un ecosistema produttivo capace di attrarre imprese e risorse umane, iniziando ad indirizzare i fondi Fers e FSC verso questo obiettivo, soprattutto in un periodo in cui la politica sembra concentrarsi più sulle persone e le tattiche elettorali che sui programmi e le visioni di sviluppo. Al contrario, c’è la necessità di invertire la tendenza, focalizzandosi sull’importanza di una visione strategica per il futuro, che sarà oggetto dei prossimi Think Tank che Ali Molise promuoverà nelle prossime settimane.