Nella presentazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione l’agenzia delle entrate rende noto che sono la corruzione e la concussione i reati più frequenti fra quelli commessi dai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. In 3 anni, dal 2013 al 2015, questi reati hanno riguardato il 45,2% degli illeciti commessi.
A seguire il falso ideologico che ha riguardato il 15,1% dei reati commessi tra il 2013 ed il 2015; l’accesso abusivo al sistema informativo per il 10,7% dei casi e il falso materiale e ideologico che hanno riguardato il 10,7% dei reati.
Tra il 2009 ed il 2015 sono stati indagati 167 dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e ne sono stati arrestati 76.
Dal 2013 al 2015, invece, a livello regionale, sono Campania e Lazio a denunciare i fenomeni maggiori. Sul totale dei dipendenti delle Entrate inquisiti per corruzione, infatti, il 23,7% è localizzato sia in Campania che nel Lazio mentre il 15% è in Sicilia.
Le altre regioni invece si spartiscono percentuali molto più basse: dall’1,1% della Basilicata, Sardegna e Umbria al 2,1% del Friuli V:G; dal 3,2%di Toscana e Piemonte al 4,3% del Veneto, marche ed Emilia Romagna; dal 54% della Lombardia al 6,4% della Liguria.
Alfredo Magnifico
Agenzia delle Entrate: la Corruzione il reato più frequente tra dipendenti
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