Dalla Presentazione del rapporto ‘La certificazione come strumento di semplificazione amministrativa’, Federico Grazioli, presidente di Accredia e Giuseppe De Rita, presidente del Censis,hanno affermato che dalle stime contenute nel rapporto emerge che se tutte le aziende italiane fossero certificate con un sistema di gestione per la sicurezza sui luoghi di lavoro Ohsas 18001, si registrerebbero 80.000 incidenti in meno all’anno, con un risparmio in termini di costi sociali pari ad almeno 4 miliardi di euro.
Nel 2014 circa 2 aziende su 3 tra quelle visitate si sono rivelate irregolari, con un numero di lavoratori in nero che ha superato il 40% degli occupati totali. Anche se negli ultimi 5 anni i controlli sul lavoro da parte delle Pa si sono ridotti del 27% e il numero degli ispettori preposti dell’11%. Le imprese ispezionate sono passate dalle oltre 300.000 del 2009 a poco più di 220.000 nel 2014 e il personale preposto alle attività ispettive è sceso, nello stesso periodo, da circa 4.000 a 3.440 unità. La spending review e l’indebolimento delle competenze tecniche disponibili hanno reso quindi sempre più difficile per le Pa svolgere un’azione preventiva di controllo efficiente. E anche in un ambito dove è forte la sensibilità sociale, come quello della sicurezza sui luoghi di lavoro, le Pa sono riuscite a controllare in un anno meno del 7% delle imprese attive e impiegherebbero più di 15 anni se volessero estendere i controlli su tutte le realtà aziendali.Dalla ricognizione effettuata, parte una dura denuncia di sprechi e duplicazioni di strutture, infatti sono almeno 16 le strutture amministrative che sovraintendono alle ispezioni sulle imprese, ciascuna delle quali con competenze multiple e spesso operanti contemporaneamente sugli stessi aspetti senza un reale coordinamento e unitarietà interpretativa. Per rispondere alle verifiche il sistema produttivo ha pagato un prezzo di 369 milioni l’anno e per seguire un accertamento del fisco una media azienda ha impiegato circa 16 ore.
Alfredo Magnifico