Tunisia, attacco in resort nel golfo di Hammamet: almeno 30 morti, anche tra i turisti

Terrore sulla spiaggia delle vacanze in Tunisia. Dopo la strage del Bardo, un altro colpo della Jihad a un settore trainante dell’economia tunisina. Uomini armati hanno attaccato la spiaggia di due resort di lusso a Sousse, nel golfo di Hammamet. Spari sulla spiaggia, scene di panico e turisti chiusi nelle camere dell’hotel Imperial Marhaba.

C’è un numero ancora non certo di vittime, ma almeno 30 persone sarebbero rimaste uccise secondo fonti del ministero degli Interni. I turisti uccisi sarebbero almeno sette. Una ventina i feriti. Uno degli attentatori è stato colpito a morte, l’altro è stato arrestato dopo una caccia durata alcune ore. La cattura è avvenuta ad Akouda, località a pochi km da Sousse . Secondo le autorità, l’assalto sarebbe stato condotto da almeno due terroristi, uno dei quali, armato di kalashnikov, è stato ucciso dalle forze di polizia in uno scontro a fuoco avvenuto sulla spiaggia. L’altro attentatore si è dato alla fuga ed è stato poi catturato. Secondo testimoni oculari, i due terroristi sarebbero arrivati via mare a bordo di un gommone e avrebbero fatto irruzione sulla spiaggia. A quel punto uno dei due avrebbe aperto il fuoco con granate e nascondeva il kalashnikov sotto un ombrellone che aveva in mano. “Era un giovane vestito in short, sembrava un turista”, ha riferito un impiegato dell’hotel. La polizia avrebbe intanto identificato il primo attentatore ucciso nell’attacco: si tratterebbe di un cittadino tunisino originario della città di Gaafour, nel Governatorato di Siliana. “Una vera catastrofe” è stato il commento del ministro tunisino del Turismo, Salma Elloumi, che ha invitato i tunisini a “rimanere uniti”.

Gli hotel finiti nel mirino sono l’Hotel Riu Imperial Marhaba e il Port el Kantaoui. Al momento nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. Tuttavia nei giorni scorsi lo Stato islamico aveva lanciato un appello ad aumentare gli attentati nel mese di Ramadan.

“Pensavamo fossero dei petardi, ma abbiamo capito velocemente quello che stava accadendo”, ha raccontato a Sky news un turista inglese, Gary Pine, presente sulla spiaggia di Sousse. I turisti si sono rintanati nelle proprie camere di albergo.

Sousse, a 150 chilometri da Tunisi, è una meta turistica molto popolare sia tra i tunisini che tra gli europei. Non ci sono dettagli sulla nazionalità delle vittime, anche se le radio locali affermano che le vittime sarebbero soprattutto tedesche e britanniche. La Farnesina sta verificando la presenza di italiani. Durante il mese di digiuno del Ramadan in genere sulle spiagge ci sono in grande maggioranza turisti stranieri.

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