Da San Benedetto del Tronto e da Teramo per ripercorrere le antiche vie di transumanza e tuffarsi nell’adriatico delle Isole Tremiti. Un gruppo di 30 escursionisti proveniente da Abruzzo e Marche alla ricerca di un turismo di nicchia, in luoghi poco conosciuti. “Dal Verde al Blu è il nostro programma annuale (organizzato da Legambiente S. Benedetto del Tronto e dal WWF Teramo) di escursioni che ormai da anni ci vede impegnati a promuovere parchi e riserve naturali in ogni angolo di questa nostra Penisola la quale, a dispetto di tutti coloro che si impegnano con “interesse” alla sua banalizzazione cementificatrice, è sempre prodiga nel riservare sorprendenti tesori naturalistici e paesaggistici. – dice il coordinatore del programma Roberto Rotella – Mare e montagna, le Isole Tremiti e i tratturi molisani, tra i protagonisti della nostra tappa in Molise dal 1° al 3 novembre.
Viaggi che ogni hanno suscitano tanto interesse e partecipazione in molti nostri fedeli compagni di avventura. Alla base in tutti noi, oltre a gambe allenate e la piena disponibilità a trascorrere in buona compagnia intere giornate all’aria aperta, un unico denominatore comune: occhi attenti e tanta, tanta voglia di conoscenza.”
“Quello in Molise rappresenta un viaggio storico-naturalistico. – dice Gigi Anelli di Legmabiente S. Benedetto del Tronto – Una storia millenaria e una natura incontaminata caratterizzano una regione per molti versi affascinante ma praticamente emarginata dai grandi flussi turistici nazionali.”
Dal 1° al 3 novembre il programma escursionistico del WWF Teramo e Legambiente ha proposto un viaggio storico naturalistico lungo i vecchi tratturi e, l’ultimo giorno, alle Isole Tremiti dove ammirare scogliere e fondali fantastici. Il 1° giorno (1° novembre) parte con l’escursione sull’antico percorso della transumanza, Celano-Foggia, da Vastogirardi a Pietrabbondante con visita all’area archeologica di Saepinum. Il 2° giorno escursione sul tratturo Castel di Sangro-Lucera, da Pietratella al lago di Occhito. 3° ed ultimo giorno alle Isole Tremiti per visita delle Isole di San Nicola (storica) e di San Domino (naturalistica).
Un nuova forma di turismo che vive il territorio alla riscoperta di quei popoli che avevano sviluppato una imponente rete viaria “verde”: i tratturi, con i quali essi “transumavano” i loro greggi dagli alti pascoli dei massicci Abruzzesi-Molisani fino al Tavoliere delle Puglie. I tratturi, pertanto, come testimonianze storiche, veri monumenti all’aperto lungo i quali furono fondati centri importanti le cui vestigia ci hanno tramandato fino ad oggi l’antica grandezza. Percorrendone alcuni, dall’interno fino a Termoli, per assaporare un po’ di queste antiche atmosfere per terminare (dulcis in fundo) con le scogliere e di fantastici fondali delle Isole Tremiti.
“Viaggiare in Molise è stato come vivere una escursione che non è semplicemente un punto di partenza e di arrivo. E’ qualcosa di più. Guidati da appassionati e preparati molisani hanno entusiasmato i partecipanti – tiene a precisare il Presidente WWF Teramo Pino Furia – perché torniamo arricchiti, dopo una visita di luoghi accuratamente selezionati che hanno offerto quel valore aggiunto che spazia tra il paesaggio e la gastronomia, alla storia e alle tradizioni, ma soprattutto all’alto valore ambientale che questi esprimono. La sensibilità ambientale che si affina partecipando a questi piccoli viaggi nella natura è il miglior investimento per preservare il territorio da aggressioni che solo una competente e appassionata educazione ambientale può contrastare.”
“Dal pellegrinaggio Con le ali ai piedi che ripercorre il cammino di S. Francesco, passando per la via Francigena-Micaelica, per approdare al trekking di Tratturo coast to coast, attraversando i cosiddetti giganti verdi (ndr i tratturi) sta nascendo da alcuni anni una nuova forma di promozione del territorio – afferma Tomassone Antonio, assessore al Comune di Pietracatella – che parte dal basso, dagli stessi territori che cercano di fare rete. Un turismo di nicchia che porta a conoscere nuovi paesaggi, territori e a riscoprire storia e tradizioni importanti. È con entusiasmo – continua Tomassone – che accogliamo queste persone e promuoviamo il nostro territorio, compiaciuti dai loro apprezzamenti e dalle promesse di ritorno. Un nuova forma di turismo da sviluppare strategicamente a livello regionale e sul quale investire.”