Come è noto con l’estate aumenta il rischio di fenomeni incendiari nel Parco e nelle zone limitrofe. Al fine di salvaguardare dagli incendi gli olivi del Parco, la L.R.30/2008, istitutiva dell’area protetta, così recita all’art.5 (Divieti e norme di salvaguardia), comma 1, lettera A,:
a) i proprietari ed i conduttori dei fondi coltivati ad olivo ricadenti nel Parco provvedono …ad attuare pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente, alla manutenzione dei terrazzamenti, allo sfalcio, anche tramite l’aratura, delle erbe alte ed al contenimento della vegetazione al fine di prevenire gli incendi… La contravvenzione alle norme di salvaguardia è sanzionato con multe variabili da 1.000 a 25.000 euro.
Le stesse norme sono rappresentate dal Regolamento di Polizia rurale del Comune di Venafro all’Art. 17 (Oliveti di vecchio impianto), comma 1: “proprietari e i conduttori di fondi coltivati ad olivo di vecchio impianto, sono obbligati, negli appezzamenti di proprietà, all’attuazione di pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente, allo sfalcio, anche tramite aratura, delle erbe alte ed al contenimento della vegetazione al fine di prevenire gli incendi”; l’art. 23 del medesimo regolamento sanziona gli abusi. La norma è valida anche per gli oliveti al di fuori del Parco.
Nei primi due anni di attività dell’Ente si è cercato di venire incontro alle esigenze degli olivicoltori con un’attività che ha portato direttamente e indirettamente al recupero di svariati ettari di oliveti pregiati, che sono stati rimessi a coltura grazie anche alla nascita di una cooperativa agricola che ha associato vari olivicoltori. Non solo, chi ha voluto, ha potuto usufruire della manutenzione naturale operata da due allevatori di ovini che operano nelle due aree principali del Parco.
Tuttavia, oggi occorre intervenire compiutamente anche sanzionando coloro che non rispettano i regolamenti citati. Infatti con il recupero colturale del territorio, sono sempre più pressanti le lamentele di coloro che vedono messi a repentaglio i propri appezzamenti olivicoli per la cattiva manutenzione degli oliveti limitrofi.
L’Ente nel bilancio di previsione 2014 ha impegnato delle somme anche per l’acquisto di strumenti, quali telecamere da affidare al Corpo Forestale dello Stato, per la repressione dei fenomeni malavitosi incendiari.
Ci si affida quindi alla sensibilità e al dovere di chi ancora contravviene alle norme, in quanto i controlli saranno sollecitati costantemente dall’Ente presso gli organi di Polizia forestale deputati alla vigilanza del territorio del Parco.
Ufficio tecnico del Parco
Il Presidente E. Pesino