La crisi spinge le famiglie molisane ad un maggiore apprezzamento per i piccoli piaceri quotidiani. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Molise sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel periodo 2008-2013, dalla quale si evidenzia che la tavola è una componente importante del budget familiare del quale assorbe, per il 2013 nel Molise in media il 22,9 per cento delle risorse, con una spesa media mensile per famiglia, di 463 euro al mese.
Se i redditi delle famiglie molisane, secondo i dati ISTAT, sono mediamente diminuiti dell’8%, nel 2013 rispetto all’anno precedente, la spesa familiare mensile per alimentari, che in Italia risulta in calo del 2,9 per cento rispetto al 2008, inizio della crisi, in Molise risulta aumentata, nel 2013 rispetto al 2008, del +6,2%.
Ma, osserva Coldiretti Molise, tale fenomeno è dovuto, oltre che dalle scelte dei consumatori, al fatto che le famiglie molisane erano tra quelle che spendeva meno mensilmente per l’alimentazione nel 2008, 436 euro rispetto alla media nazionale di 475, mentre nel 2013 si sono riequilibrate, 463 euro in Molise rispetto a 461 in Italia.
Dai dati ISTAT, Coldiretti Molise registra anche una significativa diminuzioni delle spese per trasporti delle famiglie molisane, che nel 2013 passano al 12,8%, rispetto al 17,4% del 2012, segno di una ridotta mobilità delle persone a beneficio delle piccole attività più prossime alla propria abitazione.
Sintomatico, poi, risulta l’aumento della spesa sanitaria delle famiglie molisane, che passa dal 3,3% del 2012 al 4,0% del 2013.
Le famiglie in generale – precisa la Coldiretti Molise – hanno messo in atto strategie di contenimento della spesa, riducendo la qualità o la quantità dei beni acquistati, mentre per i prodotti alimentari la possibilità della vendita da parte degli agricoltori direttamente ai consumatori, come nei Mercati di Campagna Amica, permette di garantire un ottimo rapporto qualità/prezzo, aumentando la freschezza di alimenti importanti per la salute come frutta e verdura, che sono i prodotti più penalizzati dalla crisi. Il Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda il consumo di almeno 400 grammi di frutta e verdura per persona al giorno.
La Coldiretti è impegnata in una operazione di rilancio dei consumi della frutta e verdura di stagione durante l’estate e presenterà al Governo una serie di proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro.
In particolare Coldiretti chiede una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande Distribuzione Organizzata.
La crisi penalizza gli acquisti delle famiglie. Coldiretti: attenzione all’alimentazione
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