Si è svolta presso la stupenda cornice storica e naturalistica della “Piana dei Mulini” di Colle d’Anchise, che ha “incantato” i soci giunti da tutta Italia, la 15° assemblea nazionale dell’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi (ADI) lo scorso sabato 18 gennaio.Bellissimo l’evento della Festa del Maiale organizzato dal socio molisano, ma sconfortante è stato l’esito del tentativo di dialogo tra l’ADI e la Regione Molise impegnata nell’approvazione della legge regionale sull’Albergo Diffuso.Al convegno della mattina, che trattava anche il tema dell’albergo diffuso, erano stati invitati tutti i componenti della quarta commissione consiliare permanente che ha lavorato alla stesura di una proposta di legge regionale (la numero 23) concernente “Disposizioni in materia di strutture ricettive.
Istituzione e disciplina dell’attività ricettiva dell’albergo diffuso” al fine di poter dialogare con loro per presentare delle osservazioni. Uno dei motivi per il quale è stata organizzata l’assemblea nazionale in Molise è stato proprio quello di creare l’occasione per poter dare un contributo ed esprimere delle osservazioni su tale proposta di legge al fine di garantire l’attuazione di un modello turistico ricettivo, quello dell’Albergo Diffuso, in grado di valorizzare al meglio lo sviluppo turistico del territorio molisano. La Presidenza dell’ADI si augura che l’assenza della Regione Molise non sia dovuta ad indifferenza verso il tema dell’ospitalità diffusa e, al fine di favorire l’attuazione di una normativa coerente con i principi dell’Albergo Diffuso comuni a livello nazionale, intende trasmettere nei prossimi giorni ai membri del Consiglio Regionale una nota contenente delle osservazioni sui punti non condivisi della normativa.L’Art. 2, comma 3, prevede infatti la nascita di alberghi diffusi con “particolare riferimento alla terza età, alla salute e al benessere psicofisico”, per i quali l’Art. 8 prevede “dotazioni e servizi aggiuntivi specifici”.
Il rischio è che con la normativa prevista per la nascita di alberghi diffusi, si finisca per autorizzare la nascita di “ospizi” e “residenze per anziani” denominati anch’essi “alberghi diffusi”. L’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi, con l’invito ai rappresentanti della Regione avrebbe voluto comprendere le motivazioni di tale scelta regionale, e con l’occasione tutelare l’immagine degli alberghi diffusi.
Si ricorda che gli alberghi diffusi, come tutte le altre forme di ospitalità, hanno bisogno di una normativa che sia omogenea a livello nazionale, e – nello specifico – coerente con il proprio modello identitario: “un po’ casa un po’ albergo”.Se tale proposta di legge venisse approvata, per protesta l’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi si vedrà costretta a lasciare il Molise trasferendo altrove la propria sede operativa.