Il territorio, premessa necessaria per programmare lo sviluppo del Molise

clean economy-termoliL’incontro di Termoli, di sabato 26 aprile, sulla Clean Economy Molise, presieduto e coordinato da Famianno Crucianelli e promosso Da Gianfranco Di Blasio dell’associazione Libertà e Giustizia Molise con la collaborazione di altre associazioni che operano sul territorio, ha rappresentato un momento importante di confronto e partecipazione. Ha visto la presenza dei massimi rappresentanti delle organizzazioni sindacali, professionali e imprenditoriali, che sono intervenuti dando importanti contributi, e l’assenza della politica e del mondo istituzionale, se non i due candidati sindaci di Termoli, Paolo Marinucci, per la lista Libera Termoli; Nicola Di Michele, Movimento 5 Stelle e i due consiglieri regionali, Manzo e Monaco.

C’era ed ha aperto gli interventi, anche Gaspero Di Lisa, presidente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali.
Non c’era, invece, il Presidente della Regione Molise Di Laura Frattura, che doveva tirare le conclusioni di un incontro che parlava di “Cultura, Turismo e agroalimentare come fattori di sviluppo della Regione: dalla filosofia al progetto”, cioè di programmazione del territorio molisano.
Una programmazione che non c’è e che la Regione non sembra abbia voglia di dotarsi, se è vero – come ha raccontato nel suo intervento il Presidente della Cia Molise, Luigi Santoianni, parlando del Psr presentato a Bruxelles e delle risorse ben più consistenti, quelle con destinazioni obbligate dall’Europa, che non sono state ancora prese in considerazione – che chi la governa non fa altro che ripercorrere le vecchie strade dell’utilizzo delle risorse europee e nazionali, utili solo per la prossima campagna elettorale dell’assessore di turno.
Non c’è un segno di programmazione e, come hanno avuto modo di sottolineare, con Santoianni, anche il segretario regionale della Cgil, Sandro Del Fattore, il presidente dell’Associazione Industriale, Mauro Natale, l’operatore turistico, Pasquale Sardella, il responsabile di Libera Molise, Franco Novelli e, per ArcaSannita, Michele Tanno, manca soprattutto la volontà del confronto e del dialogo, del coinvolgimento degli attori della programmazione.
Un vuoto di dialogo e di partecipazione che, se non prontamente riempito, apre al conflitto tra la Regione e le parti sociali, in un momento in cui ci sarebbe bisogno di confronto e unità per risolvere le questioni cogenti in campo e affrontare con fiducia e speranza il cammino verso il futuro.
La dimostrazione di questo vuoto sta nell’apertura di un fronte di lotta su vecchie e nuove questioni che vedono in campo i cittadini con le loro associazioni, i loro comitati, molti dei quali si riconoscono ne La Carta di Matrice che ha nel territorio il suo elemento centrale. La bella e interessante introduzione della D.ssa. Ester Tanasso ha posto al centro proprio il territorio e reso premessa di quello sviluppo sostenibile del Molise, il solo capace di esprimere, oggi, le straordinarie potenzialità del territorio in quanto a bellezza, bontà, identità. Leggendo – mentre scrivo questa nota – la lettera inviata agli organizzatori del Convegno dal Presidente Di Laura Frattura, vedo che dice tante cose, alcune anche interessanti, ma che rischiano di rimanere enunciazioni e, come tali, non in grado di costruire fatti, nel momento in cui manca la premessa, cioè la base sulla quale realizzare questi fatti, il territorio. Una lettera che avrebbe senso e credibilità se non ci fossero precedenti che contraddicono con le enunciazioni in essa riportate: il consenso alla realizzazione di un autostrada o a quella di una stalla industriale di 12.000 manze; a centrali biomasse e biogas. Come pure contraddice la mancanza di veto al proliferare di parchi (quando una bella parola non è appropriata) eolici in un Molise che ha già dato, spendendo molto di più di quello che gli spettava del proprio territorio e, con esso – come dice la d.ssa Tanasso – bellezza, bontà e identità. Del tutto diverse le conclusioni di Giovanni Di Stasi da quelle riportate nella lettera del Presidente Di Laura Frattura. Perché non passi il tempo inutilmente (otto mesi dopo l’ultimo incontro che c’è stato al nucleo industriale) c’è da fissare un nuovo incontro con il Presidente della Regione e capire così quali sono le sue vere intenzioni riguardo al tema riproposto con il convegno di sabato scorso.

Commenti Facebook