In vista del prossimo consiglio comunale, colgo l’occasione per avanzare alla nuova amministrazione, guidata dal sindaco Notarangelo, una proposta che già ho inoltrato durante la prima assise, svoltasi lo scorso mese di Giugno. Si tratta della possibilità di registrare e diffondere le sedute dei consigli comunali attraverso l’uso del web, mezzo che permette di abbattere notevolmente i costi di diffusione a fronte della indiscussa possibilità di guadagno in termini di visibilità e di raggiungimenti di target, in tempi notevolmente immediati. Per questo auspico che la nuova amministrazione accolga tale proposta come elemento del “fare concreto” a vantaggio del cittadino che potrebbe dunque seguire le varie sedute comunali direttamente da casa e, spero, possa essere presto una nuova possibilità offerta dal Comune di Larino.
Basti pensare ad alcuni esempi, come quello che ci arriva dal Comune di Venafro dove il neo sindaco Antonio Sorbo ha realizzato proprio questo servizio per favorire la partecipazione dei cittadini; collegandosi infatti all’ apposito canale del Comune di Venafro su “youtube”, la nota piattaforma web che consente la condivisione e visualizzazione in rete di video, si possono visualizzare le varie sedute degli scorsi consigli comunali. Il tutto ovviamente in maniera assolutamente gratuita.
Ma, volendo guardare ben oltre i confini regionali, sono diversi gli esempi di efficienza a cui ispirarsi per una corretta attività amministrativa, protesa verso i principi della trasparenza, partecipazione e al valore dell’informazione istituzionale. Numerosi sono i Comuni che si sono dotati di questo strumento per coinvolgere e rendere partecipi dell’attività amministrativa un numero sempre crescente di cittadini che spesso, pur se motivati e potenzialmente interessati alla politica locale, per questioni legate a orari di lavoro o ad altri improrogabili impegni, o addirittura alla distanza fisica, si trovano impossibilitati a recarsi personalmente nella sala del consiglio comunale mentre, in tal modo utilizzando il web, potrebbero usufruire di una iniziativa anche a distanza, che li coinvolgerebbe senz’altro nel dibattito politico.
Inoltre, sempre nella prospettiva della legge n. 150 del 7 giugno 2000, che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e che prevede dunque la possibilità per la P.A. di dotarsi di strumenti e servizi finalizzati a rendere trasparente l’attività dell’ Amministrazione Comunale, si potrebbe pensare a realizzare addirittura un vero progetto di Web TV per trasmettere in rete i consigli comunali con due possibili modalità di visualizzazione: Live, ovvero il consiglio comunale in diretta, oppure On Demand, ovvero la visione in differita. Sempre nell’ottica di migliorare il dialogo diretto con i cittadini, la Web TV potrebbe essere utilizzata anche per trasmettere eventi dal territorio comunale quali manifestazioni, celebrazioni particolari, o eventi di vario tipo mirando ovviamente sempre alla promozione del paese. E qui sarebbe inutile e superfluo annoverare le tante tradizioni storico- culturali che può vantare la nostra cittadina ma che risultano sempre poco valorizzate e poco conosciute dal grande pubblico.
I vantaggi che dunque si potrebbero trarre da tale servizio sono facilmente intuibili e da ascrivere sia al Comune stesso che ai cittadini, in particolare in termini di trasparenza e dialogo diretto con la comunità, che potrebbe partecipare più agevolmente alla vita amministrativa, inoltre i costi contenuti rispetto agli altri media e la possibilità di tenere un archivio sistematico di tutte le registrazioni per un veloce richiamo on- demand.
Ma la Comunicazione, si sa, funziona bene se si crea il giusto mix di strumenti, veicolandola dunque attraverso l’uso di tutti i media a disposizione. Per cui, altra osservazione e proposta che intendo avanzare, riguarda la necessità di mettere a disposizione dei giornalisti, che intervengono durante le assise pubbliche, un’opportuna postazione nella sala del consiglio comunale che permetta loro di lavorare in maniera appropriata, dotando ad esempio la stanza di rete wi-fi e accreditando tali professionisti, perché siano riconoscibili assieme alle testate che rappresentano e abbiano facile accesso agli atti amministrativi, nell’interesse dell’obiettività dell’informazione, valore imprescindibile in una società che si vuole proclamare democratica. Un’iniziativa già adottata dal Comune di Termoli, alcuni anni fa; esempio, dunque, per cui non bisogna nemmeno andare lontano.
Rossella Mammarella, consigliere comunale all’ opposizione- Comune di Larino