L’Inner Wheel Club di Isernia ha organizzato sabato 30 novembre, alle ore 18.30, presso Le Cantine Valerio a Monteroduni, un importante incontro con l’architetto Franco Valente sul tema “I Longobardi. La fine di un sogno”. Questo incontro rientra nel Progetto Europeo “L’Inner Wheel sulle orme dei Longobardi”, presentato nell’ambito del Convegno “Women for Europe” a Tuusula (Finlandia) nel 2011 e creato per costruire una “rete” di comunicazione tra i club e i Distretti europei.
Il club di Isernia con la Presidente Carla Sacco D’Annesse ha voluto dare una testimonianza di questo periodo complesso della nostra storia con un relatore d’eccezione, lo storico molisano Valente che ha tenuto una magistrale lezione sui Longobardi, sui loro presìdi in terra molisana e sulla loro decadenza. Attraverso immagini suggestive e un’ accurata ricerca storica, ha ricostruito la presenza organica dei Longobardi nel Molise, citando la basilica di San Giorgio a Petrella Tifernina, monumento singolare per la complessità della sua storia, fondata da Alferid il longobardo, come si evince dall’iscrizione sulla lunetta del portale principale. Di origine longobarda anche Santa Maria della Strada e l’Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno.
Durante la serata, è stato presentato il libro scritto da Valente “Incipit Apocalypsis”, un romanzo giallo ambientato nell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, nella cripta di Epifanio.
Ospite d’ onore all’evento la Vice Governatrice del Distretto 209, Daniela Soderi Vitali che ha illustrato le finalità del Progetto Europa, i club che hanno aderito, le iniziative promosse e realizzate in tanti paesi europei, dall’antica Scania alla Pannonia, dalla Langobardia maior alla Langobardia minor. Attraverso la conoscenza “del popolo dalle lunghe barbe” e della cultura che lo ha caratterizzato, si vuol favorire il dialogo ed unire idealmente i Paesi del sole di mezzanotte alle terre del sud. Presenti alla serata anche il Presidente del Rotary club di Isernia, Francesco Tufano, il Presidente del Rotaract, Giustino D’Uva, e i soci rotariani.