La viceministra delle Finanze greco, Nadia Valavani, si è dimessa con una lettera inviata al premier, Alexis Tsipras. L’annuncio avviene a poche ore dal voto decisivo del Parlamento ellenico sul pacchetto di misure di austerità concordato da Tsipras con l’Eurogruppo. Valavani, responsabile nel Ministero delle questioni fiscali e delle privatizzazioni, ha fatto sapere di non essere più in grado di partecipare al Consiglio dei Ministri:
«È impossibile continuare a prendere parte al Governo» in carica, ha spiegato nella lettera, aggiungendo che le misure di austerità concordate con l’Europa conducono il Paese su una strada senza ritorno. Alle sue dimissioni sono seguite, per le stesse ragioni espresse in una lettera riportata dal sito iEfimerida.gr, quelle del Segretario Generale del Ministero dell’Economia, Manos Manousakis. Non solo. Come riporta online il quotidiano Kathimerini, 109 membri del comitato centrale di Syriza su 201 si sono detti contrari all’accordo stipulato da Tsipras. Il comitato ha infatti diffuso una dichiarazione in cui parla di colpo di Stato da parte dei leader europei: «L’intento dei vertici dell’Europa era quello di annichilire in modo esemplare un popolo, colpevole di aver immaginato un altro percorso alternativo a quello neoliberista dell’austerità estrema. Un colpo di stato che va contro ogni concetto di democrazia e sovranità popolare». Tsipras per contro si è rivolto al Parlamento sfidando i «ribelli» del suo partito: «Ho esaurito tutte le mie capacità di negoziazione e ogni possibile soluzione» – ha detto – «Se qualcuno ha una soluzione alternativa me la dica». Il premier greco ha poi richiamato il partito all’unità e ha aggiunto: «Nessuno può mettere in dubbio il desiderio e gli sforzi fatti dal Governo per trovare una soluzione accettabile per tutti». Per ora la bozza di legge per attuare il pacchetto di riforme è stato approvato dalle Commissioni parlamentari. La parola passa al resto dell’aula che dovrà esprimersi entro oggi.