Da venerdì 22 novembre e domenica 1 dicembre in diverse sedi del quartiere Garbatella di Roma saranno visitabili ben otto mostre (dall’atteso omaggio al disegnatore molisano Jacovitti, con un’esposizione realizzata in Piemonte, a quelle su paesaggi, musei, castelli, folklore, emigrazione e memoria storica), due presentazioni librarie (Marcello Pastorini con i Cantori della Memoria e Francesco Paolo Tanzj), la “cittadella molisana” dell’enogastronomia a cura di Coldiretti nel Mercato Garbatella (con testimonianze delle Traglie di Jelsi), il vernissage di Leonardo Pappone, un seminario sul Molise rivolto agli studenti delle scuole “creative” (Accademia di belle arti, Istituto europeo del design, Istituto Rossellini cinetv, Quasar, Magica e Rufa) a cura di Mauro Gioielli, Enrico Parisio, Giuseppe Tabasso e Franco Valente;
un incontro sull’apporto dei circa cinquemila operatori commerciali d’origine molisana che lavorano nella Capitale, per lo più ristoratori, profumieri. sarti e tassisti (a cura di Cna e Forche Caudine), una tavola rotonda sulla mobilità sostenibile (con, tra gli altri, Giovanni Germano, Federico Pommier, Stefano Sabelli e Francesco Tufano), un appuntamento sulla solidarietà e sull’integrazione con Francesco De Rose, Filomena Santella, Costantino Sarachella ed altri eventi disseminati nel quartiere.
Originale l’incontro tra gli artigiani molisani – creatori di zampogne, campane, coltelli e oggetti in pietra e rame – con il movimento romano dei makers, cioè gli artigiani digitali globalizzati.“Molise, un’altra Storia”, con un logo in caratteri oschi che ne rimarca la prevalenza culturale, ha la regia del Formez PA, ed è promosso dall’associazione Forche Caudine (storico circolo dei molisani a Roma) e dal coworking Millepiani con il supporto di Regioni Lazio e Molise, Comune di Roma, VIII Municipio, Cna e Camera di Commercio.L’associazione Forche Caudine, in occasione dell’evento, a distanza di vent’anni dalla ricerca sociologica sulla comunità molisana di Roma, promossa da Augusto Ruberto con la regia dell’associazione, ha rinnovato lo studio con i dati aggiornati. Se nel 1992 erano 23mila le persone nate nelle province di Campobasso e di Isernia e residenti a Roma, oggi sono poco più di 16mila. Il calo è di circa una persona al giorno. Tuttavia la comunità molisana va oltre questi numeri, inglobandovi le circa cinquemila persone che hanno la residenza in Molise ma di fatto vivono a Roma e soprattutto le prime e le seconde generazioni: in questo caso il numero globale sfiora quota 50mila. Numero che cresce ulteriormente comprendendo l’hinterland romano, dove vivono altre migliaia di molisani.La ricerca evidenzia anche un dato curioso: i paesi con più molisani a Roma. Al di là dei capoluoghi di provincia (sono 2.100 le persone nate a Campobasso e residenti a Roma, 689 quelle di Isernia), è Bagnoli del Trigno il paese con più molisani a Roma, ben 925. Seguono Agnone (842), Duronia (584), Poggio Sannita (565), Salcito (563), Frosolone (552), Trivento (487), Termoli (468), Capracotta (422), Sant’Elena Sannita (390) e Pietrabbondante (337), Venafro (226), Larino (224), Pietracupa (186), Cerro al Volturno (180), Bojano (169), Casacalenda (164), Riccia (162), Collotorto (159), Ururi (135), Fossalto (128), Montenero di Bisaccia (126), Sant’Elia a Pianisi (122), Macchiagodena (118), Montagano, Rionero e San Pietro Avellana (108), San Martino in Pensilis (106) e Torella (101). Gli altri sono sotto il centinaio. Quello con meno persone è Conca Casale: sono soltanto tre.