Frutto tipico dell’Africa mediterranea e dei paesi dell’Asia occidentale il dattero cresce sulla palma da dattero che fortunatamente è molto longeva, tanto da vivere e produrre per oltre 300 anni con un ritmo di 50 chili di datteri all’anno. Per assicurare questi numeri, deve poter raggiungere dimensioni considerevoli, i 30 metri di altezza, almeno.
I datteri sono ricchi di ferro, vitamine e sali minerali. Contengono zuccheri naturali che li rendono adatti per dolcificare alimenti e bevande. Il consumo regolare di datteri può contribuire ad abbassare il colesterolo. Sono inoltre un vero e proprio antinfiammatorio naturale adatto in caso di raffreddore e irritazioni alle vie respiratorie. Tra i minerali contenuti troviamo : il potassio, per riequilibrare il livello dei liquidi nell’organismo, contribuendo a mantenere sano il sistema cardiovascolare; il magnesio, responsabile di innumerevoli processi metabolici, come la stabilità elettrica cellulare, la trasmissione nervosa e muscolare; il fosforo, valido aiuto per le nostre funzioni cerebrali, infine selenio, calcio e sodio.
Rappresentano una buona fonte di fibre vegetali e di vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3 e B5. Contengono inoltre vitamina C. Contribuiscono al buon funzionamento del sistema digestivo, per via della presenza di fibre sia solubili che insolubili e di differenti tipologie di amminoacidi. Sono una fonte di energia immediatamente a disposizione dell’organismo, per via del loro contenuto di zuccheri naturali, come il fruttosio. Per questo motivo potrete utilizzarli per preparare una colazione energetica, nei frullati di frutta o spezzettati in abbinamento con frutta e cereali per creare un muesli casalingo.
Datteri: calorie e valori nutrizionali
Un etto di datteri, circa 10 frutti, contiene circa 250 kcal: tra i tanti frutti è piuttosto calorico ma la maggior parte dell’energia deriva dai carboidrati che costituiscono il 60% del peso. Proteine e grassi rappresentano solo il 2.5% e lo 0.7% del peso di un dattero, ricco invece di aminoacidi essenziali, di sali minerali, soprattutto magnesio, calcio, ferro, potassio e zinco, di vitamine, soprattutto B1, B2 e B6. Anche le fibre abbondano (8% circa del peso) e va sempre ricordato che questi valori, molto dipendono dal grado di idratazione, i datteri freschi, di base, contengono anche una percentuale di acqua, circa il 25% del peso.
Datteri freschi
Possiamo distinguerne tre varietà: morbidi, semimorbidi e duri, quelli da mangiare freschi sono i primi, spesso anche leggermente più grandi rispetto ai secondi e ai duri. I datteri semimorbidi vengono essiccati e sono i più amati e diffusi, gli altri non si mangiano quasi mai come frutti ma li troviamo come ingredienti in preparati per dolci o farine.
Datteri secchi
Quelli secchi sono quelli che più spesso acquistiamo e mangiamo, per spezzare la fame, oppure a fine cena senza esagerare, visto che come frutti sono piuttosto sostanziosi. Cerchiamo in ogni caso di evitare quelli con additivi artificiali e sciroppo di glucosio prediligendo quelli non trattati con sostanze industriali.
Controindicazioni
I datteri devono essere consumati con moderazione da chi soffre di diabete o iperglicemia e da chi segue una dieta ipocalorica, a causa dell’alta presenza di zuccheri nel frutto. In questi casi è meglio valutarne il consumo insieme al proprio medico. Bisogna poi prestare attenzione a possibili intolleranze o allergie nei soggetti predisposti.